Dove e come è possibile controllare e calcolare il proprio TFR (trattamento di fine rapporto)? Ecco una pratica e veloce guida…
Il TFR o comunemente conosciuto come trattamento di fine rapporto spetta ad un lavoratore una volta cessato un rapporto di lavoro. Contrariamente a quanto si pensi, il TFR non è poi così difficile da calcolare.
Come si calcola TFR
Calcolare il TFR non è così difficile. Per controllare il proprio trattamento di fine rapporto è importante considerare alcuni dettagli e fattori che risultano fondamentali per valutare al meglio la propria situazione lavorativa. Generalmente il calcolo andrebbe effettuato seguendo una formula semplice semplice: TFR annuo = alla retribuzione maturata in un singolo anno diviso per 13.5. Naturalmente ci sono una serie di fattori che il lavoratore deve prendere in considerazione come: la rivalutazione del fondo TFR che solitamente si aggiorna il 31 dicembre dell’anno precedente al quale viene a calcolarsi l’accantonamento. Quindi per essere ancora più precisi considerando la rivalutazione del fondo TFR, il fondo TFR al 31 dicembre dell’anno in corso è uguale al TFR annuo precedente + la rivalutazione fondo TFR anno precedente + quota del TFR maturata nell’anno in corso.
Dati da considerare
Generamente ci sono una serie di dati importanti da inserire per controllare e valutare il trattamento di fine rapporto (TFR):
- fondo maturato anno precedente nel caso non corrispondo al primo anno di maturazione del TFR;
- anno da cui parte il proprio TFR;
- la retribuzione totale annua del lavoratore;
- indice Istat prezzi al consumo considerato il mese di dicembre dell’anno precedente;
- numero mesi e giorni di rapporto di lavoro nel caso di inizio – cessazione rapporto lavoro nell’anno in corso.
Inoltre ci sono una serie di valori da considerare come:
- quota annuale TFR maturato che verrà accantonato;
- rivalutazione annua TFR;
- totale fondo TFR maturato a fine anno o nel caso di cessazione rapporto di lavoro.