Draghi atteso alla Casa Bianca

Draghi atteso alla Casa Bianca

Il premier Draghi volerà dal presidente Joe Biden il 10 maggio a Washington.

Il presidente del Consiglio si è negativizzato dal Covid19 e ha subito programmato il suo prossimo viaggio. Draghi sarà atteso alla Casa Bianca il 10 maggio dove incontrerà il presidente Biden. I due discuteranno della situazione in Ucraina e la questione energetica.

L’incontro tra il presidente Biden e il premier italiano Draghi alla Casa Bianca “sarà l’occasione per riaffermare la storica amicizia e il forte partenariato tra i due Paesi. Al centro dell’incontro il coordinamento con gli Alleati sulle misure a sostegno del popolo ucraino e di contrasto all’aggressione ingiustificata della Russia“. Ha comunicato così l’incontro a Washington Palazzo Chigi. Anche la Casa Bianca comunica con entusiasmo la visita di Draghi che “attende con ansia di ospitare”.

Mario Draghi

Kiev e poi Washington: la tabella di marcia del premier

La nota del governo sottolinea che nel corso dell’incontro i due presidenti rafforzeranno le relazioni tra i due paesi e riaffermeranno la solidità del legame transatlantico. Inoltre, “sarà affrontata la cooperazione nella gestione delle sfide globali, dalla sicurezza energetica al contrasto ai cambiamenti climatici, dal rilancio dell’economia allo sviluppo della sicurezza transatlantica”. Ma la questione della guerra in Ucraina non sarà l’unico argomento sul tavolo dei due presidenti. Biden e Draghi si confronteranno anche su questioni regionali e sui preparativi in vista dei vertici G7 e Nato di giugno.

Prima di volare a Washington però Mario Draghi farà tappa a Kiev dove incontrerà il presidente ucraino Zelensky. Il viaggio è programmato forse per la settimana prossima anche se con i cieli interrotti non è molto semplice. Insieme a Draghi probabilmente partiranno anche altri leader europei il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz. Il viaggio è molto rischioso e si stanno preparando tutte le misure di spionaggio e sicurezza per garantire l’incolumità dei leader che dovranno arrivare in Polonia e da lì proseguire in treno per Kiev.

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