Un chiarimento già confermato, quello tra Mario Draghi e il leader del M5S, Giuseppe Conte. I due fanno la pace, ma non arriva la smentita.
Non arriva però la smentita, in merito alla precedente richiesta di Draghi all’indirizzo di Grillo, relativa alla richiesta di espulsione di Conte dal movimento stellato.
Draghi ha ribadito di aver sentito Conte al telefono, dopo le polemiche scoppiate nel Movimento per le parole del sociologo Domenico De Masi. “Ci siamo parlati con Conte poco fa, abbiamo cominciato a chiarirci, ci risentiamo domani per vederci al più presto. Il governo non rischia. Avevo cercato Conte questa mattina, mi ha richiamato lui”, ha chiarito il Premier.
Circa le versioni del Fatto Quotidiano legate alle dichiarazioni di De Masi, queste hanno prodotto l’ennesima catastrofe, in seno agli equilibri politici in corso.
Draghi fa la pace con Conte
De Masi ha riportato il contenuto del suo incontro con Grillo, durante il quale l’ex comico gli avrebbe detto di essere in costante contatto con Draghi e che quest’ultimo gli avrebbe anche chiesto di rimuovere dalla guida del M5s Conte, perché “inadeguato”. Conte, nonostante Grillo abbia negato di aver ricevuto questa richiesta da parte del presidente del Consiglio, e abbia parlato di “storielle” da giornalisti, si è detto “sconcertato” per l’attacco.
Ora Draghi prova a mettere a tacere i malumori nel M5s, ma comunque non smentisce. Secondo Patuanelli, ministro dell’Agricoltura, si tratterebbe di una grave ingerenza da parte del premier: “Se è vero che Draghi telefona a Grillo per parlargli male di Conte? Mi risulta nella misura in cui leggo anche io i giornali, io non lo so, non c’ero. Se mi sembra verosimile? Mi sembra verosimile e mi sembra non ci sia nessuna smentita. Se quanto raccontato da De Masi fosse vero, sarebbe un fatto grave? Sì molto, ma non aggiungo nulla rispetto a quanto detto da Conte”.