Draghi, Macron e Scholz verso Kiev

Draghi, Macron e Scholz verso Kiev

Atterrati in Polonia i tre leader europei hanno intrapreso il viaggio verso Kiev in treno durante la notte.

Il premier Mario Draghi insieme al presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz è arrivato questa mattina all’alba a Kiev. Qui i tre leader europei incontreranno il presidente ucraino Zelensky alla vigilia del verdetto della Commissione Ue sullo status dell’Ucraina per l’adesione all’Ue. Atterrati in Polonia sono partiti in gran segreto su un treno ordinario per non dare troppo nell’occhio circondati da agenti segreti i leader dei tre principali paesi europei.

Undici ore di viaggio su un treno spartano e senza Wi-fi, le misure di sicurezza super stringenti e agenda segreta. Dopo Kiev i tre visiteranno Irpin, luogo in cui i russi hanno commesso stragi e massacri di civili. Il segnale da parte dell’Europa che vuole far arrivare a Putin è quello di mostrarsi unita e dalla parte di chi è stato aggredito. I tre arrivano a mostrare il loro appoggio anche all’entrata dell’Ucraina nell’Ue anche se tra loro il cancelliere tedesco è molto più cauto su questo punto.

Kiev

Agenda segreta e fitta per il sostegno a Kiev

Dalla parte opposta invece c’è Draghi che garantisce le armi all’Ucraina per difendersi e si batte per la sua entrata nell’Unione. Ma non è solo la Germania a frenare sull’entrata dell’Ucraina, altri paesi membri sono scettici riguardo a questo punto. Sembra che il premier sia il più permissivo anche sul piano della libertà agli ucraini di scegliere quando e decidere cosa sia per loro la pace. Mentre il presidente francese punta a convincere Zelensky ad accettare un negoziato con Mosca.

Il programma dei tre leader è segreto e sarà fatto tutto per garantire la loro sicurezza in terreno di guerra. Faranno una conferenza stampa congiunta con il presidente Zelensky. La discussione con i vertici del governo ucraino verterà sui temi più urgenti come gli aiuti militari e i possibili negoziati sul grano ma anche della possibilità adesione di Kiev all’Ue. Non di minore importanza poi i tre discuteranno della ricostruzione del paese a causa della guerra.