La posizione del premier Draghi sulla Superlega: “Preservare i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”.
ROMA – La posizione del premier Draghi e del Governo italiano sulla Superlega è stata espressa con una nota ufficiale. Il presidente del Consiglio italiano ha confermato la massima attenzione dell’esecutivo “al dibattito intorno al progetto” e il sostegno “con determinazione alle posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport“.
Da parte di Palazzo Chigi, quindi, un messaggio di sostegno a Uefa, Figc, Fifa e Serie A in questa battaglia contro i 12 club che hanno dato vita alla Superlega.
Meloni contro la Superlega: “Non si distrugge il merito in nome dei profitti”
Il no alla Superlega sembra essere una posizione unanime all’interno della politica italiana. “La nuova Superlega è la deriva da tempo avviata alle nostre società applicata al mondo del calcio – il pensiero di Giorgia Meloni, riportata da La Repubblica – scavalcare la rappresentanza dal basso e imporre dall’alto l’istituzione di una oligarchia. Che non esista più il calcio di una volta purtroppo è evidente. Così come il business che gira intorno a questa disciplina, ma almeno il merito sportivo finora era un punto di partenza, non un dettaglio. E non si distrugge il merito in nome dei profitti“.
Un pensiero condiviso da Salvini: “E’ evidente che serva un cambiamento, ma non in questi modi e in questi termini. Io sono contrario […]“.
La posizione del Pd
Il primo ad aver espresso la propria contrarietà al progetto era stato Enrico Letta con un post sui social: “L’idea è sbagliata e decisamente intempestiva. In Europa il modello NBA non può funzionare. Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax e Leicester“.