Come l’aumento del 10,5% nei costi di viaggio influenzerà le vacanze di primavera e quali sono le alternative più economiche.
Assoutenti segnala un notevole aumento delle spese per i ponti di primavera, stimando un surplus di 780 milioni di euro rispetto allo scorso anno, corrispondente a un incremento medio del 10,5% per i viaggi e soggiorni.
L’impatto sui pacchetti vacanza di primavera
Nel dettaglio del settore turistico, si osserva che i pacchetti vacanza hanno visto un aumento del 8,2% anno su anno. Anche gli alberghi hanno applicato maggiorazioni delle tariffe del 6,9%. Le strutture alternative, come B&B e case vacanza, non sono state esenti, registrando un incremento del 8,4%.
Viaggiare in aereo o in treno: cosa cambia?
Per quanto riguarda i trasporti, viaggiare in aereo è diventato particolarmente oneroso. I voli nazionali hanno visto un incremento del 19,1%, quelli europei del 16,5%, e i voli internazionali sono aumentati del 7,3%. Anche viaggiare in treno è meno conveniente con un aumento del 8% sui biglietti, mentre autobus e pullman hanno registrato un rialzo del 4%.
Chi sceglie di viaggiare in auto si troverà a fronteggiare un significativo aumento del costo dei carburanti, che ha visto un rialzo dell’8,3% dall’inizio dell’anno, con un pieno che adesso costa circa 7,5 euro in più.
“I ponti di Primavera costeranno così agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, determinando a parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni“, riferisce il presidente Gabriele Melluso.
Questi aumenti rappresentano una sfida non trascurabile per le famiglie italiane che si apprestano a viaggiare durante le festività del 25 aprile e del 1 maggio. L’incremento dei costi potrebbe dissuadere molti dal partecipare ai tradizionali ponti primaverili, modificando così le abitudini di viaggio e di consumo di numerosi cittadini italiani.
