La Guardia di finanza ha sequestrato oltre 1.300 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro. Avrebbe fruttato circa 260 milioni di euro.
REGGIO CALABRIA – Ingente sequestro di droga al porto di Gioia Tauro. I finanzieri hanno sequestrato oltre 1.300 chili di cocaina. Le sostanze stupefacenti sono state individuate in tre distinte operazioni del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria e dei funzionari antifrode dell’Ufficio Adm di Gioia Tauro. L’operazione è stata coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci.
Droga nel porto di Gioia Tauro
La droga è stata individuata nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti condotta dai finanzieri del Comando provinciale e dai funzionari antifrode dell’Ufficio delle Dogane. La cocaina è stata trovata grazie all’ausilio di sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane.
‘ndrangheta e Sud America
Attraverso una complessa e articolata attività di analisi di rischio e riscontri fattuali sui contenitori provenienti dal continente sudamericano è stata scovata la sostanza stupefacente. La cocaina era nascosta in tre container, due dei quali carichi di caffè e carne congelata, partiti dal Brasile, mentre il terzo, carico di frutta esotica, giungeva dall’Ecuador. Se la cocaina, di qualità purissima, fosse arrivata a destinazione avrebbe fruttato alle cosche della ‘ndrangheta circa 260 milioni di euro.