Covid, la variante sudafricana è la più ‘pericolosa’ per Pfizer

Covid, la variante sudafricana è la più ‘pericolosa’ per Pfizer

Coronavirus, dubbi sull’efficacia del vaccino Pfizer contro la variante sudafricana del Covid. L’allarme dopo uno studio condotto in Israele.

Secondo uno studio condotto dall’Università di Tel Aviv e dall’istituto Clalit, la variante sudafricana del Covid sarebbe quella più pericolosa per il vaccino Pfizer. In poche parole sarebbe quella più in grado di aggirare la protezione garantita dal vaccino contagiando anche un soggetto che dovrebbe essere immunizzato.

Fonte foto: https://www.facebook.com/Pfizer/

Covid, dubbi sull’efficacia del vaccino Pfizer contro la variante sudafricana

Lo studio è particolarmente significativo in quanto in Israele la campagna di vaccinazione ruota intorno a Pfizer, il vaccino più somministrato nel Paese.

In base allo studio in questione, condotto su 150 soggetti risultati positivi al Covid nonostante la vaccinazione, la variante sudafricana del Covid sarebbe quella più pericolosa per il vaccino Pfizer. Ossia quella che potrebbe superare le difese garantite dal vaccino contagiando una persona vaccinata.

Il limite dello studio è che è stato condotto su un campione decisamente esiguo, ma i risultati della ricerca sono considerati comunque molto indicativi.

Vaccino Covid

La ricerca

Ovviamente questo studio rappresenta la base di un lavoro di ricerca che deve proseguire per arrivare ad ottenere più informazioni possibili. Come detto, la ricerca condotta dall’università di Tel Aviv è indicativa ma non risolutiva, anche perché condotta su un numero esiguo di casi. E con questi numeri non è possibile arrivare ad evidenze scientifiche.

Pfizer avvia la sperimentazione del nuovo farmaco

Intanto Pfizer rende noto di aver avviato la fase di sperimentazione per l’antivirale orale contro il Covid.

Dopo i promettenti dati preclinici iniziali siamo lieti di condividere l’inizio delle somministrazioni in adulti sani, nell’ambito di un trial di fase 1 che punta a valutare la sicurezza e la tollerabilità del nostro nuovo candidato antivirale orale contro le infezioni da Sars-CoV-2“, fa sapere Albert Bourla con un messaggio condiviso sul proprio profilo Twitter.