Sorelle sfregiate con l’acido, la zia si costituisce

Sorelle sfregiate con l’acido, la zia si costituisce

Due sorelle sono state sfregiate con dell’acido a Napoli, la loro zia si è costituita. Non si tratta della prima violenza nei loro confronti.

La vicenda è accaduta a Napoli. Due sorelle sono state sfregiate con dell’acido dalla loro zia, che dopo aver compiuto il gesto si è costituita alle forze dell’ordine. Quest’ultima avrebbe poco più di venti anni. Le motivazioni che l’avrebbero spinta a compiere un gesto del genere, sono i gravi problemi tra i componenti della famiglia.

In questo momento la donna si trova in fermo giudiziario. La pm Giulia d’Alessandro, che si sta occupando del caso, contesta il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. L’accusata avrebbe circa 22 anni, e sarebbe la zia delle due sorelle vittime dell’attacco con l’acido.

Le indagini sul caso

Attualmente ad occuparsi del caso sono gli inquirenti della Squadra Mobile della Procura di Napoli, luogo di residenza della famiglia. Dopo aver perpetuato il gesto nei confronti delle nipoti, la donna si è recata in Questura. Lì, ha denunciato il folle gesto compiuto.

Dopo la confessione gli investigatori della procura di Napoli hanno interrogato a lungo la donna. Durante l’interrogatorio ha presenziato anche l’avvocato della 22enne. La donna non ha potuto negare l’evidenza dei fatti: ha confessato di aver tirato l’acido in faccia alle due sorelle. Le prove contro di lei erano evidenti.

Il reato di cui ora è accusata è di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso”. Ora gli investigatori si stanno concentrando sulle altre persone che avrebbero preso parte all’agguato.

Non si tratta infatti della prima volta che le due ragazze subiscono una violenza del genere. Il primo agguato è avvenuto tre settimane fa, quando la loro Smart è stata bruciata. In quella circostanza il campanello d’allarme era grave ed evidente. Le due ragazze erano in pericolo.

I motivi che l’avrebbero spinta a compiere il gesto sono dettati da una grave situazione all’interno della famiglia. Dopo aver sottoposto la donna a fermo giudiziario, adesso si cerca una soluzione immediata per un caso che suscita preoccupazione per la società. Si tratterebbe dell’ennesimo episodio di criminalità. Difatti, proprio per questo motivo, il primo giugno si terrà una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.