La Russia vuole confiscare le aziende straniere ai paesi “non amici”

La Russia vuole confiscare le aziende straniere ai paesi “non amici”

Il presidente della Duma Vyacheslav Volodin propone di rispondere alle sanzioni dell’Occidente alla stessa maniera.

Secondo il presidente della Duma la Russia dovrebbe replicare in maniera simmetrica al congelamento dei beni russi da parte dell’Occidente. Volodin chiama queste nazioni “non amiche” sulla scia della black list di Putin. La soluzione per il presidente della Duma sarebbe confiscare le aziende di questi paesi che si trovano in Russia.

“È giusto rispecchiare le misure verso quelle aziende in Russia i cui proprietari vengono da Paesi non amici dove misure simili sono state adottate: confiscando quelle proprietà“, ha spiegato Volodin. Per quanto riguarda poi il congelamento di yacht e ville agli oligarchi, Volodin minimizza queste sanzioni dicendo che “Non sono necessari per lo sviluppo dell’economia russa”. Inoltre, si mostra molto tranquillo e sicuro sul corso degli eventi. “Anche le riserve russe di oro e valuta estera per un valore di circa 300 miliardi di dollari sono state congelate. Torneranno, non andranno da nessuna parte. Questi sono fondi statali”.

Poi rilancia con la minaccia all’Occidente e non solo. Si è trasformata in una vera e propria guerra economica tra la Russia e il resto del mondo che la condanna. Il presidente della Duma ricorda che gli investitori stranieri non possono prelevare fondi dal sistema finanziario russo e mostra che la Russia non è abbattuta ancora.

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La Duma propone misure speculari per i paesi ostili

Volodin scrive ancora che gli imprenditori russi oggi stanno acquistando le azioni e società straniere che operano in Russia che vogliono lasciare il nostro mercato. “Agendo in modo civile. In base a una legge nel diritto internazionale. Cosa che non si può dire di un certo numero di Paesi ostili: Lituania, Lettonia, Polonia e persino gli Stati Uniti, che sono semplicemente coinvolti in un furto” annuncia il presidente della Duma.

Per questo motivo, la Russia ha deciso che se ciò succede a proprietari provenienti da paesi ostili, rispondere con la confisca di questi beni con misure speculari. “Il ricavato della vendita sarà destinato allo sviluppo del nostro paese” conclude Volodin.