Reddito di cittadinanza, le novità da introdurre e chi lo perderà

Reddito di cittadinanza, le novità da introdurre e chi lo perderà

Cambiamenti per quanto riguarda il percepimento del reddito di cittadinanza, la misura entrata in vigore nel 2018.

A stabilire la modifica un emendamento al Decreto Aiuti approvato dalle commissioni della Camera e che ora va in Senato. Novità in vista per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, la misura del Decreto Aiuti adottata nel 2018.

In vista delle elezioni politiche di primavera, la misura del Decreto Aiuti è destinata a subire alcune modifiche. Il reddito di cittadinanza rimarrà in vigore, ma cambieranno i requisiti necessari per poterne usufruire.

A chi decadrà il diritto di percepire il reddito di cittadinanza

Non avrà più diritto al reddito di cittadinanza il cittadino che rifiuta un’offerta di lavoro congrua a chiamata diretta da un datore di lavoro privato. La Camera ha approvato l’emendamento del centrodestra del Decreto Aiuti, attraverso il voto. Il Movimento Cinque Stelle si è rivelato contrario, mentre il Partito democratico ha votato a favore, mostrandosi in linea con la proposta del governo. Adesso, il provvedimento dovrà passare l’esame del Senato entro la scadenza di metà luglio.

Ma cosa sono le offerte di lavoro congrue? Si tratta di offerte di lavoro percepite “direttamente dai datori di lavoro privati”. I beneficiari delle offerte di lavoro hanno l’obbligo di accettarne almeno una su tre. Sarà il datore di lavoro a comunicare l’eventuale rifiuto al centro per l’impiego ai fini della decadenza.

Secondo quanto previsto ulteriormente dalla norma, il ministro del Lavoro deve definire con decreti le modalità di comunicazione e di verifica del declino della proposta di lavoro. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, il ministro del Lavoro, dovrà comunicare a sua volta le modalità di comunicazione e di verifica del declino dell’offerta di lavoro congrua da parte del beneficiario.

Il parere del Centro Destra

Per il Centro Destra, di stratta di “Una misura fortemente voluta dalla Lega, ispirata alla cultura del lavoro e utile al reperimento di maggiore manodopera, soprattutto nel settore turistico-ricettivo”. Lo ha dichiarato la deputata della Lega Rebecca Frassini, prima firmataria, insieme ai deputati Lega nelle commissioni Bilancio e Finanze commentano l’emendamento.

E continua: “Grazie a un nostro emendamento al Dl Aiuti, approvato in commissione alla Camera, l’offerta proposta direttamente da datori di lavoro privati, quindi senza passare dai Centri per l’impiego, sarà considerata ‘congrua’. Chi la rifiuta può dire addio al sussidio”.

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