Ecuador nel caos: irruzione armata in tv e rivolte. Dichiarato stato di emergenza

Ecuador nel caos: irruzione armata in tv e rivolte. Dichiarato stato di emergenza

Stato di emergenza in Ecuador dopo una serie di rivolte e omicidi con tanto di irruzione armata durante una trasmissione televisiva.

Sono ore di grandissima tensione in Ecuador dove è stato dichiarato lo stato di emergenza per il Paese a causa della presenza sul territorio nazionale di ben 21 gruppi del crimine organizzato transnazionale, caratterizzati come “organizzazioni terroristiche e attori non statali belligeranti”. Violenza per le strate, detenuti liberi e irruzioni in televisione hanno scatenato il panico.

Stato di emergenza in Ecuador: cosa sta succedendo

Tutto sembra essere partito dall’evasione da un carcere di Guayaquil del leader della più grande banda di narcotrafficanti del Paese, Adolfo Macias, considerato il nemico numero uno dalle autorità. Tale evasione, avvenuta nei giorni scorsi, ha dato inizio ad una serie di episodi di violenza che, nelle ultime ore, sono appunto degenerati portando l’Ecuador a dichiarare lo stato di emergenza.

In tutto il Paese si sono moltiplicate le evasioni, le rivolte in carcere e i saccheggi all’interno dei centri commerciali fino ad una irruzione armata in diretta tv che ha spinto Il presidente Daniel Noboa a dichiarare, appunto, l’emergenza e ammettere “il conflitto armato interno” decretando lo stato di emergenza per 60 giorni, e “guerra” ai narcos con tanto di evacuazione immediata del Parlamento e di tutti gli uffici pubblici della capitale Quito.

La violenza inaudita e l’irruzione in tv

L’episodio che ha fatto scattare lo stato di emergenza e che è andato a sommarsi alle violenze già avvenute nelle ore precedenti, è stato quello dell’irruzione in diretta tv nello studio di un canale pubblico nella città di Guayaquil, epicentro da mesi delle violenze.

Nell’occasione, alcuni uomini hanno preso in ostaggio dei giornalisti e dei tecnici. Scene di pura violenza e terrore dato che le immagini sono andate in diretta in televisione mostrando tutte le fasi dell’assalto tra urla e spari.

Tra i momenti più forti le parole di un ostaggio poi condivise anche in alcuni post social: “Per favore, sono venuti per ucciderci. Dio non permettere che ciò accada. I criminali sono in onda”, ha detto all’AFP uno dei giornalisti in un messaggio su WhatsApp.

Solo dopo circa mezz’ora dall’assalto le forze speciali sono riuscite ad intervenire arrestando 13 persone. Il bilancio fin qui del caos che ha investito l’Ecuador pare essere di una decina di morti e tanti feriti, numeri probabilmente destinati a salire.

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