Il coronavirus travolge anche Alitalia (già in emergenza): si va verso la cassa integrazione per quattromila dipendenti. Scontro con i sindacati.
L’emergenza coronavirus complica anche la situazione di Alitalia, con la società che ha preso in considerazione il trattamento di integrazione salariale straordinario (CIGS) per quattromila dipendenti.
Il coronavirus ‘contagia’ Alitalia: cassa integrazione per quattromila dipendenti
La cassa integrazione dovrebbe durare 7 mesi e dovrebbe interessare 4.000 dipendenti. Ma si apre lo scontro con i sindacati, che avrebbero respinto la proposta chiedendo a gran voce l’intervento diretto del governo.
Come specificato dalla procedura, “sulla base di quanto riconducibile alla emergenza coronavirus sono in questo momento in fase di valorizzazione ulteriori iniziative e programmi emergenziali che possono richiedere l’urgente e indifferibile attivazione di ulteriori quantitativi di cigs“.
Scontro con i sindacati
I sindacati alzano le barricate e sottolineano come la situazione già complicata sia aggravata dalla situazione di Air Italy.
“Di fatto ci sono “5500 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro nel trasporto aereo italiano in meno di un mese”, ha evidenziato il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito.
Non c’è dubbio che il lavoro dei vertici di Alitalia sia complicato dall’emergenza coronavirus che sta avendo un impatto notevole sul turismo, sui trasporti e sul piccolo commercio.
Il bando di cessione di Alitalia
Intanto nelle prossime ore sarà reso pubblico il bando di cessione di Alitalia (per offerte non vincolanti). Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli si è detto fiducioso e convinto che la situazione possa risolversi positivamente.
