Gli effetti del Covid sugli aeroporti: nel 2020 perdita da oltre 1 miliardo

Gli effetti del Covid sugli aeroporti: nel 2020 perdita da oltre 1 miliardo

Gli effetti del Covid sugli aeroporti: nel 2020 perdita da oltre 1 miliardo di euro. E oltre il 70 per cento in meno dei passeggeri transitati.

MILANO – Il Covid ha mandato k.o. anche gli aeroporti. Nel rapporto annuale dell’Enac è stata evidenziata una perdita di oltre 1 miliardo di euro rispetto al 2019. Inoltre, nell’anno della pandemia sono transitati in Italia poco più di 52 milioni di passeggeri, un numero inferiore di oltre il 70% in confronto al periodo pre-coronavirus.

Andamento che l’Enac, almeno secondo quanto scritto da La Repubblica, è molto simile a quello del resto del mondo. Sul traffico nazionale c’è stata una diminuzione più moderata (-61,1%) rispetto a quello internazionale (78,3&). Un dato, quest’ultimo, fortemente collegato alla chiusura dei confini.

Ryanair al primo posto

Il primo posto della classifica dei vettori operanti in Italia è occupata da Ryanair. La compagnia irlandese ha fatto registrare in questo anno della pandemia più di 11 milioni di passeggeri, seguita da Alitalia (circa 6,5 milioni) e EasyJet (3,5 milioni).

Numeri sicuramente più bassi rispetto al passato e che confermano una crisi del settore dovuta alla pandemia. Ora si spera con il Green Pass di avere numeri più alti. Il prossimo report dovrà essere confrontato con quello del 2019 e non del 2020, visto che si tratta dell’anno della pandemia.

Alitalia

Enac: “Pesanti ripercussioni sullo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali”

Nel report è stato precisato che “questa contingenza negativa ha comportato pesanti ripercussioni sullo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali: da un lato, la progettazione e la realizzazione delle opere aeroportuali hanno subìto un rallentamento, anche dovuto ai mesi di lockdown nazionale, dall’altro tuttavia la pianificazione strategica e quella pluriennale delle opere sono state interessate da un complesso processo di aggiornamento e revisione a partire dal secondo quadrimestre del 2020″.

La ripartenza potrebbe avvenire nei prossimi mesi con il turismo estivo, ma molto dipenderà anche dall’andamento della pandemia in tutto il mondo.