Gli effetti della guerra dei dazi sulla Borsa Europea. Le possibili contromisure della Cina fanno crollare i mercati del Vecchio Continenti.
ROMA – Gli effetti della guerra dei dazi sulla Borsa Europea. E’ stato un 15 agosto complicato per i mercati del Vecchio Continente. La minaccia di possibili contromisure da parte della Cina alle imposte decise da Donald Trump hanno fatto registrare rosso quasi in tutte le nazioni con Londra che ha perso un -1,13%. Limita i danni Parigi (-0,27%) mentre Piazza Affari è rimasta chiusa per Ferragosto.
Sorride Wall Street
Giornata positiva, invece, per Wall Street. I dati sulle vendite al dettaglio hanno permesso al mercato di chiudere in verde alleviando le preoccupazione di una possibile recessione. Dow Jones ha registrato un +0,23% mentre il Nasdaq il +0,21%. Nelle prossime settimane, però, i dazi rischiano di poter portare dei nuovi crolli improvvisi.

La Borsa in Cina
Avvio pensate per la Borsa in Cina che è riuscita a chiudere in positivo. Shanghai +0,25% mentre Shenzhen +0,51%. Discorso diverso, invece, per Tokyo che al termine della seduta ha registrato un -1,21%. Gli investitori, infatti, temono una possibile guerra dei dazi.
La Cina, infatti, ha minacciato contromisure in caso di un aumento delle imposte da parte di Donald Trump dal 1° settembre. Il governo cinese prepara delle ritorsioni che non sono state anticipate. Nelle prossime settimane si saprà qualcosa in più anche se l’inquilino della Casa Bianca per evitare una guerra potrebbe decidere di fare un passo indietro e sposare la linea scelta per il tech.
I dazi sugli oggetti tecnologici, infatti, sono stati spostati al 15 dicembre per favorire gli acquisti per Natale. Ma da parte di Pechino non c’è nessun accenno a questa decisione. La Cina è pronta a difendersi dalle imposte che Donald Trump dovrebbe stanziare dal prossimo 1° settembre. E il mercato, specialmente quello europeo, chiude in rosso.