Cosa rappresenta l’efficienza valutativa dei mercati, quali argomenti sono ad essa correlati
L’Efficienza valutativa dei Mercati
L’efficienza valutativa, rappresenta un campo di studio relativo all’efficacia dei mercati.
Questo studio si concentra prevalentemente sui meccanismi di formazione dei prezzi messi in relazione alle attività finanziarie.
Entrando più nel particolare per efficienza valutativa si intende prendere in considerazione le risposte che scaturiscono dalla velocità con la quale le informazioni hanno effetti positivi o negativi sui prezzi degli strumenti finanziari.
A seguire le differenti tipologie di efficienza dei mercati:
- L’Efficienza valutativa
- L’Efficienza tecnico – operativa
- L’Efficienza informativa
- L’Efficienza allocativa
Quando si parla dell’efficienza valutativa vanno quindi presi in considerazione le effettive capacità dei mercati di fare una previsione e una successiva stima del valore delle imprese.
Per effettuare questa stima occorre tenere in considerazione le informazioni sul valore che poi verranno trasferite sui prezzi attraverso un tasso di sconto.
Dividendi in Crescita Costante
Questa formula è quella che indica il procedimento e lo strumento impiegato al fine di determinare quello che è il valore ipotetico dell’impresa.
La verifica relativa all’efficienza valutativa viene eseguita in due distinte maniere:
- attraverso una stima econometrica dell’equazione
- attraverso l’impiego di variabili per i valori attesi dei dividendi e del rendimento di equilibrio
Successivamente a uno dei due passaggi sopra esposti, si dovrà verificare la volatilità del prezzo e se quest’ultimo risulti compatibile con la volatilità dei fattori che lo determinano.
Altre Metodologie per determinare l’effettiva o l’ipotetica Efficienza Valutativa dei Mercati
Un altro criterio è quello delle distinzione tra componente attesa ed inattesa messa in relazione con le variabili esplicative.
Attraverso questo metodo vengono dedotti i prezzi comprensivi di tutte le variabili attese, elemento vacante resta quello dell’adattabilità alle componenti inattese (parte quindi delle ipotesi).
Dopo tale metodo vi è stato un dibattito che ha centrato la sua attenzione sulle verifiche dirette dell’efficienza valutativa, e che proponeva ulteriori metodi alternativi a quello della stima econometrica.