Accordo da 35 miliardi tra Egitto e Israele per il gas Leviathan: l’ultima mossa de il Cairo che cerca di uscire dalla crisi energetica.
Mentre Donald Trump e Vladimir Putin annunciano un faccia a faccia in Alaska, l’Egitto firma un accordo da 35 miliardi di dollari, assicurandosi forniture di gas dal giacimento Leviathan. Un’intesa, come riportato da Il Fatto Quotidiano, che nasce dalla necessità di fronteggiare una crisi energetica iniziata tre anni fa. Questa crisi ha causato un crollo della produzione interna e l’aumento delle importazioni di costoso Gas Naturale Liquefatto.

Sondaggi bollenti: il divario tra il popolo egiziano e il governo
La firma avviene in un contesto di “pace fredda” tra Egitto e Israele, in vigore dal trattato del 1979. Secondo un sondaggio Arab Barometer del 2022, solo il 5% degli egiziani è favorevole alla normalizzazione con Tel Aviv. Mentre il Washington Institute rileva che appena l’11% considera accettabili rapporti commerciali.
Negli ultimi mesi, spiega Il Fatto Quotidiano, il Cairo è stato accusato di indifferenza verso la causa palestinese. Soprattutto dopo aver permesso a cittadini israeliani di rifugiarsi temporaneamente nel Sinai durante la rappresaglia missilistica iraniana. Negando però lo stesso trattamento ai palestinesi sotto attacco da due anni. L’accordo rafforza la percezione di un Paese “obbligato alla sudditanza verso Tel Aviv pur di salvaguardare la propria economia“, mentre Israele ottiene una nuova leva negoziale.
Un accordo da 35 miliardi di dollari per il gas: i dettagli
La NewMed Energy, proprietaria del 45% del giacimento Leviathan – il 40% è di Chevron – ha annunciato la firma di un contratto dal valore di 35 miliardi di dollari per vendere all’Egitto circa 130 miliardi di metri cubi di gas fino al 2040.
Con riserve stimate in 600 miliardi di metri cubi, Leviathan pomperà il gas verso il Cairo tramite gasdotti, evitando così le onerose procedure del trasporto LNG, che comporta costi medi di 13,5 dollari per milione di British Thermal Unit contro i 7,75 dollari del gas israeliano.
Secondo fonti vicine alla trattativa, l’intesa sarebbe stata chiusa con una maggiorazione del 20% sul prezzo di mercato israeliano. Attualmente, aggiunge Joint Organisations Data Initiative, il gas proveniente da Israele copre circa il 15-20% del fabbisogno egiziano.