Il re del narcotraffico, El Chapo, è stato condannato all’ergastolo da una corte di New York. Lui si difende: “Processo non equo”.
NEW YORK (STATI UNITI) – E’ terminata la latitanza del re del narcotraffico, El Chapo. Il signore della droga – arrestato negli anni scorsi – è stato condannato all’ergastolo da una corte di Brooklyn per i dieci capi di imputazione. La Corte Federale gli ha, inoltre, ordinato di restituire 12,6 miliardi di dollari provenienti dai suoi crimini.
El Chapo condannato all’ergastolo
Il lungo processo giudiziario era iniziato nel 2016 con il suo arresto in Messico. Ma El Chapo non si è mai arreso tentando la fuga in diverse occasioni fino a quando non è stato estradato negli Stati Uniti. Qui prima ha subito una condanna per dieci capi di accusa da una giuria e poi la corte di Brooklyn ha deciso di emettere una sentenza che costringe il re del narcotraffico a scontare una pena all’ergastolo.
El Chapo si difende: “Processo non equo”
Poco prima della sentenza definitiva è stato lo stesso El Chapo a prendere la parola in aula per difendersi dalle accuse: “Il mio caso non era chiaro – precisa – e mi avete negato un processo equo proprio di fronte al mondo intero che stava guardando. Quando sono stato estradato mi aspettavo un processo più giusto ma è successo esattamente l’opposto“.
Il re del narcotraffico ha voluto ringrazia la sua famiglia: “Per avergli dato la forza di denunciare le torture subite negli ultimi trenta mesi. E’ stata una tortura, la situazione più disumana che abbia vissuto in tutta la mia vita. Una tortura fisica, emotiva e e mentale”. In conclusione ha precisato come il suo caso “è stato macchiato dai pregiudizi dei giurati“. Il difensore ha chiesto un nuovo processo anche se già in passato una richiesta simile era stata bocciata.
fonte foto copertina https://www.ismorbo.com/esto-es-todo-lo-que-ha-sucedo-hasta-ahora-en-el-juicio-de-el-chapo-guzman/