Il Cdm da il via libera all’Election Day, fissando le elezioni europee e amministrative: nuove regole anche per sindaci di piccoli comuni.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per l’Election Day, stabilendo che le elezioni europee e amministrative si terranno l’8 e il 9 giugno. L’obiettivo è favorire la massima partecipazione al voto, accorpando le elezioni regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria con quelle europee.
Election Day, accorporamento delle elezioni
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera per il decreto legge dell’Election Day, fissando il voto per le Europee all’8 e 9 giugno in accorpamento con le Amministrative e le Regionali. Il Cdm, ha inoltre approvato un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale per le partite Iva.
Norme sulla Beneficenza e la Cybersicurezza
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un disegno di legge che introduce norme per rendere più trasparente la beneficenza, con misure più stringenti anche per testimonial e influencer. Il ddl, noto come “ddl Ferragni“, prevede multe fino a 50.000 euro per la violazione delle nuove regole.
Inoltre, è stato approvato un disegno di legge che introduce un giro di vite sugli hacker e più in generale sui reati legati alla cybersicurezza.
Nuove regole per i piccoli Comuni
Il decreto introduce però anche cambiamenti significativi per i sindaci dei piccoli comuni. Per quelli con una popolazione tra 5.000 e 15.000 abitanti, sarà possibile ricoprire un terzo mandato, mentre per i comuni con meno di 5.000 abitanti, il limite al numero dei mandati è stato completamente eliminato.
Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha definito la rimozione del limite al numero dei mandati per i sindaci dei piccoli comuni e la possibilità di un terzo mandato per i sindaci dei comuni con meno di 15.000 abitanti come “il coronamento di un’altra storica battaglia della Lega, nell’interesse dei territori e dei cittadini”.
Sulla questione interviene anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che commenta: “La norma che estende il numero dei mandati dei Comuni fino a 15mila abitanti e toglie ogni limite ai Comuni sotto i 5 mila è un passo avanti molto importante. A questo punto diventa inevitabile andare fino in fondo, estendendo il numero dei mandati anche per i sindaci dei Comuni sopra ai 15mila abitanti”.