Orrore: elefante uccide brutalmente turista davanti alla fidanzata impietrita

Orrore: elefante uccide brutalmente turista davanti alla fidanzata impietrita

Episodio terribile avvenuto ai danni di un uomo. Un elefante lo ha ucciso davanti allo sguardo attonito della fidanzata. I fatti in Sudafrica.

Si sente sempre più spesso parlare di alcuni attacchi di animali ai danni dell’uomo. Quello che è accaduto in Sudafrica in queste ore, però, è davvero tremendo. Un elefante ha ucciso un turista davanti alla sua fidanzata. I fatti sono avvenuti precisamente nel Parco nazionale di Pilanesberg, a circa 200 chilometri a nord-ovest di Johannesburg.

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Elefante uccide turista: i fatti

Secondo quanto si apprende da diversi organi di informazione, la tragedia è avvenuta nelle scorse ore nel Parco nazionale di Pilanesberg, a circa 200 chilometri a nord-ovest di Johannesburg, in Sudafrica. La ricostruzione è parsa abbastanza semplice: un gruppo di visitatori era nel mezzo di un safari nella vasta riserva e un turista di 43 anni, di origine spagnola, avrebbe provato a fotografare un gruppo di elefanti, ignorando i consigli delle persone che lo accompagnavano nel viaggio.

Di fatto, sembra che l’uomo abbia fermato il mezzo su cui viaggiava per una foto e si sia avvicinato in modo inopportuno alla mandria. Qui, la situazione è precipitata nel giro di poco tempo con gli animali che si sarebbero agitati ed in particolare uno di essi lo avrebbe ucciso schiacciandolo. L’uomo sarebbe quindi morto davanti agli occhi impietriti della fidanzata e del resto del gruppo che non ha potuto, per ovvie ragioni, intervenire.

Il parere dell’esperto

Secondo la spiegazione di Pieter Nel, responsabile della conservazione presso l’Ente per i parchi e il turismo della provincia del Nord Ovest, è possibile che la matriarca degli elefanti si sia agitata in seguito all’avvicinamento dell’uomo con un senso protettivo verso i piccoli. Da qui la “carica” verso il turista e il successivo schiacciamento. “Molti turisti non sono consapevoli dei pericoli e non si rendono conto di quanto possano essere pericolosi questi animali”, ha spiegato Nel.

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