Il crollo di Elena Cecchettin dopo la morte della sorella: “Undici mesi di incubi”

Il crollo di Elena Cecchettin dopo la morte della sorella: “Undici mesi di incubi”

Seconda udienza per il caso dell’omicidio Giulia Cecchettin, sua sorella Elena Cecchettin è crollata e non ha presenziato.

Filippo Turetta si è presentato in aula per la seconda udienza alla Corte d’Assise di Venezia per il caso dell’omicidio Giulia Cecchettin. Presente anche il padre della ragazza ma non sua sorella, Elena Cecchettin. La giovane, infatti, non ce l’ha fatta ed è crollata ammettendo sui social di essere alle prese con problematiche anche di salute, mentale e non, che le hanno impedito di trovare la forza di presenziare in tribunale.

Giulia Cecchettin murales

Elena Cecchettin assente in aula: il motivo

Come detto, Elena Cecchettin, sorella della compianta Giulia, non ce l’ha fatta. Non è riuscita a presenziare alla seconda udienza del processo che vede Filippo Turetta accusato dell’assassinio della ex fidanzata.

Elena ha spiegato sui social: “Oggi non sarò presente in aula non per disinteresse, ma per prendermi cura di me stessa. Sono più di undici mesi che continuo ad avere incubi, undici mesi che il mio sonno è inesistente o irrequieto. La mia salute mentale e soprattutto quella fisica ne hanno risentito. Ho perso il conto delle visite mediche che ho dovuto fare nell’ultimo anno”.

“Sono umana”

La sorella di Giulia ha proseguito nel suo messaggio sui social spiegando: “Sarebbe per me una fonte di stress enorme e dovrei rivivere nuovamente tutto quello che ho provato a novembre dell’anno scorso. Semplicemente non ne sono in grado. Voglio condividere tutto questo perché penso sia giusto proteggersi quando ne abbiamo bisogno. Sono umana, come tutt3 non sono invincibile”.

A rappresentare la famiglia Cecchettin, ad ogni modo, è stato il padre delle due ragazze, il signor Gino che ha voluto rivedere Filippo dopo i terribili fatti accaduti. In questo senso si attendono le reazioni dell’uomo non appena sarà terminata l’udienza presso la Corte d’Assise di Venezia.