Elezioni 2018, Pd: salta presentazione della Boschi a Bolzano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Elezioni 2018, Pd: salta presentazione della Boschi a Bolzano

MARIA ELEONORA BOSCHI

Slitta la seduta della direzione nazionale del Pd, salta la presentazione della Boschi a Bolzano. E intanto Giachetti scrive a Renzi: “No al paracadute”.

Elezioni 2018 – Continua il momento di incertezza in casa Pd, dove il segretario Matteo Renzi sta continuando la sua trattativa con la minoranza del partito per arrivare a un accordo unanime al fine di serrare i ranghi in vista delle prossime elezioni in programma per il prossimo 4 marzo 2018.

Lo spostamento della seduta della direzione nazionale alle ore 16 di oggi (venerdì 26 gennaio) impedirà a Elena Maria Boschi di presenziare alla sua presentazione nella città di Bolzano. La sottosegreteria del Pd prenderà infatti parte alla riunione in cui i massimi esponenti del partito dovranno approvare le liste politiche.

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MATTEO RENZI
MATTEO RENZI

Roberto Giachetti a Matteo Renzi: “No alle plurinominali, me la gioco senza paracadute”

Intanto Roberto Giachetti ha scritto sul proprio profilo Facebook un lungo messaggio indirizzato proprio a Matteo Renzi:

Ti chiedo di lasciarmi libero di giocarmela senza paracadute, senza reti di protezione, senza garanzie. Io e la mia città, io ed il territorio dove vivo da 50 anni, io ed il mio amore per la mia città e per la politica”. “In tutti i prospetti che girano sulle candidature c’è una casella sul proporzionale con un nome certo: Giachetti. Sarei ipocrita se ti dicessi che la cosa non mi faccia piacere: penso che, in qualche modo, sia il riconoscimento di un impegno nel partito, e più in generale in politica, che mai mi era stato riconosciuto in passato. Di questo non posso che ringraziare, di cuore e con il cuore, sia te che hai creduto in me fin dall’ inizio quando davvero ci conoscevamo assai poco, che Paolo che invece mi conosce da una vita e che per una vita mi ha sostenuto anche nelle mie battaglie a lui più estranee“.

Bene: sento dentro di me che quella casella (il paracadute) mi sta troppo stretta. Non corrisponde alla mia storia, alla mia cultura, al mio sentire. Il Pd sta vivendo un momento difficile, e nella nostra difficoltà si riflettono tutti i pericoli per il Paese. E Marco mi ha sempre detto che è nei momenti difficili che bisogna crederci, anche rischiando. E allora no. Quel paracadute sarebbe per me un vestito sgualcito e stretto, un trapianto di pelle, un cibo avariato. Non lo voglio”.

La sfida di Giachetti – Conosco bene i tantissimi problemi che abbiamo nel cercare di trovare una quadra per garantire la presentazione di liste competitive in grado di tenere insieme la conferma di chi tanto si è impegnato in questi anni per dare impulso alla ripresa che si sta manifestando e la necessità di linfa nuova. So bene che la quadra sarà comunque dolorosa. Allora penso che sia mio dovere fare l’unica cosa che potrebbe rappresentare un valore aggiunto per il centro sinistra e non la penalizzazione di un vero rinnovamento. Non voglio essere un tappo. Non sarò un tappo. Rinuncio al plurinominale. Rinuncio al paracadute“.

Caro Matteo,ho un pensiero che mi ronza in testa da giorni come una mosca fastidiosa che cerchi di cacciare via ma che…

Pubblicato da Roberto Giachetti su Giovedì 25 gennaio 2018

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ultimo aggiornamento: 26 Gennaio 2018 13:17

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