Giorgia Meloni e Matteo Salvini da alleati sempre più nemici.
Nuovi scontri tra Meloni e Salvini. Il leader della Lega insiste sullo scostamento di bilancio e si scaglia anche sulla sua alleata. “Mi domando perché Letta e Meloni chiedano di aspettare l’Europa. E se l’Europa non interviene a novembre?” dice il leader del Carroccio affidandosi a TikTok. Sia il segretario del Pd Enrico Letta che Giorgia Meloni sono d’accordo sul non creare questo debito di 30 miliardi.
“Io dovrei togliere ai miei figli 30 miliardi per regalarli agli speculatori? No grazie. Una cosa da fare subito è il disaccoppiamento tra costo del gas e altre fonti energetiche” ha detto Meloni. La presidente di Fratelli d’Italia poi ha parlato a La7 dicendo: “E’ qualche giorno che mi sorprendono alcune dichiarazioni di Salvini. Mi sorprende il fatto che a volte sembri più polemico con me che non con gli avversari” dice Meloni.
Salvini polemico con l’alleata: ma lo scostamento è un pretesto
Il sorpasso nelle regioni del Nord e il comizio acclamato a Milano forse non sono andati giù al leghista. Da tempo oramai Salvini continua a perdere consensi in favore della sua amica-nemica. L’alleata ha attratto a sé molto di quel consenso che prima era destinato a Lega o FI. Giorgia Meloni è vista una minaccia dal leader del Carroccio che si sta per concretizzare: la leadership del centrodestra.
Per questo a Meloni questa continua polemica sullo scostamento sembra “pretestuosa”. Molti all’interno del partito sono convinti che si tratti di “invidia” per come stanno andando le cose nelle piazze italiane. Ma come ha ribadito a Genova, la leader di FdI è convinta che “nessuno governa da solo. Dobbiamo affrontare insieme la tempesta che ci sta venendo incontro tenendoci la mano. Noi siamo una democrazia e l’Italia ha il disperato bisogno di ricostruire il rapporto fra la sua classe dirigente e i suoi cittadini”.
E qui evoca il secondo dopoguerra, paragonando la situazione attuale che viviamo a quella che hanno vissuto i nostri nonni nel ’45. “Quella è la generazione che ha costruito il boom economico. Come hanno fatto? Ci credevano, non erano rassegnati: loro avevano un sentimento di popolo e volevano ricostruire“.