Alemanno critica le ultime modifiche legislative che influenzano la partecipazione del Movimento Indipendenza alle elezioni europee.
La recente promulgazione della Legge di conversione del Decreto elettorale 2024 da parte del presidente Mattarella ha scatenato una serie di polemiche, soprattutto da parte di Alemanno.
L’inserimento, proposto da Fratelli d’Italia, di un emendamento alla legge, ha radicalmente limitato le possibilità per i nuovi movimenti politici di partecipare alle prossime elezioni europee, mediante una restrizione nella procedura di raccolta delle firme necessarie.
Questa modifica, descritta come un “cambio delle regole a partita aperta“, secondo l’ex sindaco di Roma, va contro i principi fondamentali di equità legislativa e rischia di minare gli stessi principi costituzionali su cui si fonda la democrazia italiana.
La battaglia legislativa di Alemanno
Come riportato da Affaritaliani.it, il segretario nazionale del Movimento Indipendenza, Gianni Alemanno, ha espresso profonda insoddisfazione per l’atteggiamento delle istituzioni italiane.
Ha, infatti, denunciato l’emendamento come “liberticida e antidemocratico“. Nonostante un appello diretto al presidente Mattarella, per l’abolizione di tale modifica legislativa, la mancanza di risposta ha rafforzato la percezione di un sistema politico indifferente verso le sfide poste dall’astensionismo crescente e da una partecipazione politica sempre più limitata.
Alemanno sottolinea come le restrizioni imposte non solo limitino la competizione politica, ma rappresentino anche un segnale allarmante di un atteggiamento autoritario all’interno delle istituzioni.
Verso le elezioni europee: la strategia del Movimento Indipendenza
Nonostante l’esclusione forzata dalla corsa elettorale, il Movimento Indipendenza non rimarrà inattivo. Alemanno ha annunciato che il movimento supporterà attivamente quelle forze politiche che meglio rappresentano la sua critica verso l’Unione Europea e la cosiddetta “euro-casta”.
Il Movimento Indipendenza intende far sentire la propria voce e influenzare l’agenda politica, anche al di fuori del contesto elettorale tradizionale: “Aiuterà nella raccolta di firme e nella propaganda elettorale chi rappresenterà nel modo migliore la nostra critica“.