Elezioni Europee, capolista del M5S indagata a Brindisi per invasione di terreni pubblici. I pentastellati non sarebbero intenzionati a ritirare la candidatura.
Non inizia nel migliore dei modi la volata finale alle Elezioni europee per il Movimento Cinque Stelle. A poche ore dalla presentazione dei capilista da parte di Luigi Di Maio, arriva dalla Sicilia la notizia che Maria Angela Danzì è indagata per invasione di terreni pubblici.
Il MoVimento non sarebbe intenzionato a ritirare la candidatura della capolista Maria Angela Danzì visto che non ha condanne e non sono state emesse sentenze a suo carico.
Maria Angela Danzì, capolista M5S e per le Elezioni europee, indagata a Brindisi
La capolista M5s per la circoscrizione Nord Ovest è indagata, in concorso con i tecnici del comune, con l’autorità portuale e con il presidente dell’autorità portuale del Levante per invasione di terreni pubblici.
I fatti che vedono la Danzì indagata risalgono ai tempi in cui la capolista pentastellata per le europee era subcommissario prefettizio a Brindisi.
Secondo le ipotesi investigative, sarebbero stati commessi degli illeciti nella costruzione di un varco doganale nell’area del comune di Brindisi.
La posizione del Movimento Cinque Stelle
La notizia ha scosso come prevedibile il Movimento Cinque Stelle ora in subbuglio per il nuovo caso spinoso da affrontare.
Sembra, ma si tratta di ipotesi, che il MoVimento non abbia alcuna intenzione di ritirare la sua candidatura, una scelta che esporrebbe i pentastellati a facili critiche da parte delle opposizioni che potrebbero mettere in discussione la trasparenza e la legalità da sempre sbandierata dai vari Grillo e Di Maio.