Croazia, il premier Plenkovic si riconferma: avanzano i conservatori
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Direttore: Alessandro Plateroti

Elezioni in Croazia, vittoria dei conservatori del premier uscente Plenkovic

Croazia

La Croazia conferma l’Unione democratica di Plenkovic al governo. Male la sinistra, Verdi per la prima volta in Parlamento.

ZAGABRIA – La Croazia conferma i conservatori alla guida del Paese. Quando lo spoglio è ormai giunto all’80% delle schede, i dati non lasciano dubbi.

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Croazia, vittoria bis per Plenkovic

Le elezioni parlamentari ribadiscono la vittoria dell’Unione democratica croata (Hdz) del premier uscente Andrej Plenkovic. Come ha riferito la commissione elettorale nella tarda serata di domenica, l’Hdz si aggiudica per ora 68 mandati parlamentari (su di un totale di 151), nove in più rispetto alle legislative di quattro anni fa. Al premier uscente mancherebbero solo altri dieci seggi per conquistare la maggioranza, obbiettivo che, stando agli analisti, gli sarà facile raggiungere. In Croazia si prospettano dunque altri quattro anni di un governo stabile di centrodestra, a direzione moderata ed europeista, che dovrebbe godere anche dell’appoggio delle minoranze etniche.

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Forte arretramento della sinistra

Dall’altra parte, la larga coalizione di centrosinistra denominata Restart e guidata dai socialdemocratici (Sdp) accusa una pesante sconfitta, con appena 43 deputati, quattordici in meno rispetto al 2016. Davor Bernardic è nell’occhio del ciclone: molti esponenti del partito hanno già chiesto le sue dimissioni a fronte di quello che è il peggior risultato per il centrosinistra in più di vent’anni.

Terzo posto per i sovranisti e nazionalisti

Al terzo posto si conferma un raggruppamento di partiti nazionalisti e sovranisti, guidato dal cantante Miroslav Skoro, che otterrebbe 15 deputati. Il partito Most (destra populista) porta al parlamento otto parlamentari.

Verdi per la prima volta in Parlamento

Per la prima volta nella storia del Paese i Verdi saranno rappresentati al Parlamento con sei deputati, eletti a Zagabria e a Rijeka.

Bassa affluenza

L’affluenza si aggira intorno al 46 per cento, la più bassa nella storia elettorale della Croazia, quasi il sette per cento in meno rispetto alle legislative del 2016. L’alto astensionismo è in parte da attribuire ai timori per l’emergenza sanitaria dopo l’impennata del coronavirus, ma anche alla diffusa delusione nella politica di una larga parte dei cittadini.

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ultimo aggiornamento: 6 Luglio 2020 8:48

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