Il primo turno delle elezioni legislative in Francia mostra che il presidente è stato travolto dal leader della coalizione di sinistra.
Il 12 giugno in Francia si è votato per il primo turno alle elezioni legislative. In poche settimane Jean-Luc Melenchon, candidato socialista, ha creato una coalizione e l’ha portata oltre il 25% delle preferenze per mettere alle strette il presidente Macron. Il risultato di ieri è già una vittoria per il leader di Nupes, l’unione di tutte le forze di sinistra, perché mostra che la sua scommessa ha avuto successo.
Il progetto di Melenchon ha funzionato e ora i socialisti e ecologisti possono triplicare i deputati nell’Assemlée Nationale. Questo risultato porterebbe Nupes ad essere la prima forza di opposizione nella prossima legislatura. Ma la vittoria di Melenchon è in realtà una sconfitta per la Francia che registra un astensionismo record al 52%: meno di un francese su due si è recato alle urne.
Melenchon vuole la “cohabitation”
Una sconfitta per Macron che vede il suo consenso sempre più flebile, lontano dai numeri del 2017, un risultato mostrato anche con le stesse presidenziali a cui ha appena vinto. Domenica prossima ci sarà il secondo turno di elezioni e potrebbe costare a Macron la maggioranza assoluta in Parlamento, ovvero i 289 seggi su 577. “Il partito presidenziale è stato sconfitto” esulta Melenchon che potrebbe ottenere circa 200 deputati.
Melenchon in queste legislative si impone come oppositore di Macron prendendo il posto di Le Pen. Il presidente quindi rischia di avere un Parlamento non completamente dalla sua parte. Il leader della Sinistra Melenchon sogna di essere primo ministro e punta alla “cohabitation” ovvero quando il presidente della Repubblica e il capo del governo appartenessero a partiti diversi.
Il secondo turno rivelerà la verità a Macron che ora al primo turno la sua coalizione Ensemble! ha ottenuto il 25,75% dei voti: solo lo 0,09% in più dell’alleanza di sinistra raccolta intorno a Jean-Luc Melenchon (25,66%).