Maia Sandu, ex primo ministro, ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali della Moldavia. Staccato Igor Dodon, uscente filo-russo.
CHISINAU – La Moldavia ha scelto un nuovo presidente. Quando sono state scrutinate il 99% delle schede, Maia Sandu, già primo ministro, ha il 57% dei voti contro il 43% di Igor Dodon, presidente uscente. I dati sono stati pubblicati sul sito della Commissione elettorale centrale del Paese.
Maia Sandu: “Partecipazione straordinaria”
L’ex primo ministro filo-europea Maia Sandu, 48 anni, si è aggiudicata il secondo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia. Al primo turno aveva ottenuto il 36% contro il 33% dell’avversario e presidente uscente. Una fama da incorruttibile e un passato alla Banca mondiale, è la prima donna a guidare il Paese. Determinante nella sua vittoria, imprevedibile ancora qualche settimana fa, l’imponente partecipazione al voto anche da parte della diaspora moldava. “Oggi abbiamo assistito a una straordinaria mobilitazione dei moldavi – i primi commenti a caldo di Maia Sandu -. Nonostante la crisi, nonostante la scarsa fiducia nelle istituzioni e nonostante le bassezze di questa campagna elettorale, i cittadini sono andati a votare in massa. Sia qui in patria, che all’estero“.
Sconfitto il filo-russo Dodon
La piccola repubblica ex-sovietica oscilla da anni tra il richiamo dell’Europa e quello di Mosca. Dichiaratamente vicino al Cremlino, il Presidente uscente Igor Dodon aveva di recente incassato nuovamente il sostegno di Putin. Dato per favorito fino al primo turno, era da anni oggetto di pesanti accuse di corruzione. Anche lui deplorando virulenza e toni della campagna elettorale, ha però accettato la sconfitta e invitato all’unità, nell’interesse del Paese. “Ci sono stati molto odio e grande aggressività verbale – le sue prime parole –. Ora dobbiamo però riconoscere l’esito di queste elezioni. Nell’interesse di tutti e della Moldavia, adesso abbiamo bisogno di pace e stabilità, non di disordine“.