Elezioni regionali 2020 in Emilia Romagna e in Calabria, vincono Bonaccini e Santelli.
Urne aperte dalle 7 alle 23.00 in Emilia Romagna e in Calabria per le elezioni regionali del 2020. I riflettori erano puntati soprattutto al Nord, dove si decide una sfida all’ultimo voto tra il Pd, che rappresenta il governo, e la Lega, che rappresenta la leva che il Centrodestra vuole utilizzare per tornare a chiedere dimissioni ed elezioni immediate (chi governa in Italia, il punto regione per regione)
E in effetti in Emilia Romagna, dove si è registrata un’affluenza da record, la sfida si è decisa proprio all’ultimo voto, con il candidato del Pd che si è imposto con un vantaggio decisamente meno netto rispetto alle prime previsioni.
Elezioni regionali 2020 in Emilia Romagna, i risultati: vince Bonaccini, tracollo M5S
A poche sezioni dal termine dello spoglio, Stefano Bonaccini viaggia sul 51,4 % contro il 43,68% della Borgonzoni. Il Partito democratico è il primo partito (34,6%), seguito dalla Lega (31,96%). Il Movimento 5 Stelle si ferma sotto la soglia del 5%.
Bonaccini è al 51,4 per cento; Borgonzoni al 43,68; Simone Benini (Movimento 5 Stelle) al 3,46%. Il Partito democratico si conferma primo partito, con il 34,6 per cento; la Lega è seconda con il 31,96 per cento. I 5 Stelle sono fermi al 4,7 per cento
I primi exit-poll (80% dei sondaggi effettuati dagli istituti di statistica) avevano segnalato il vantaggio di Stefano Bonaccini con una ‘forbice’ tra il 48% e il 52%.
Le prime proiezioni di SWG confermano il vantaggio di Bonaccini sulla Borgonzoni. Il candidato di sinistra è avanti anche nelle proiezioni di noto con il 48,2% rispetto al 45,9% della leghista.
Elezioni regionali in Emilia Romagna, l’affluenza
I dati segnano una grande affluenza in Emilia Romagna. Alle 12 è andato a votare il 23,67%, 12 punti percentuali in più rispetto alle ultime elezioni. Alle 19 le persone votanti sono state il 59,29% rispetto al 31,13% della scorsa tornata. L’affluenza definitiva si aggira intorno al 62%.
Bonaccini, “Questa terra libera ha decretato la prima vera sconfitta di Matteo Salvini”
Ormai certo del risultato, Bonaccini ha voluto commentare la vittoria, che nelle ultime ore prima del voto sembrava decisamente meno certa rispetto a quanto ipotizzato in un primo momento.
“Questa terra libera e grande ha decretato la prima, vera sconfitta di Matteo Salvini. Grazie a tutti quelli che ci hanno dato una mano in questa straordinaria campagna elettorale. L’abbiamo affrontata a modo nostro, con correttezza, senza cadere in basso. Tanta gente, donne e uomini, ci hanno messo la faccia, perché sapevamo tutti che sarebbe stata una partita decisiva, non solo per noi”.
Le elezioni regionali in Calabria, i risultati: Santelli vince a mani basse
In Calabria, come da previsioni, di fatto non c’è partita, con la candidata di Forza Italia Jole Santelli che fa piazza pulita e crea il vuoto alle sue spalle. La candidata Fi porta a casa il 55,95% dei voti, Callipo si ferma 30,2%.
Le prime proiezioni (campione del 6%) in Calabria avevano confermato il netto successo di Jole Santelli (50,9%) rispetto a Pippo Callipo che si attesta intorno al 30%.
Elezioni regionali in Calabria, l’affluenza
In crescita anche l’affluenza in Calabria alle 12. Due punti percentuali in più rispetto alle ultime elezioni con il 10,14% raggiunto in questa tornata. Alle 19 il 35,44% delle persone aventi diritto al voto è andato alle urne. Nella precedente consultazione era del 31,13%. Alla chiusura dei seggi l’affluenza definitiva è stata del 35%.
Santelli, “La mia sarà una Calabria rock”
Decisamente soddisfatta Jole Santelli, che ha potuto festeggiare prima di Bonaccini: “La Calabria con me sarà tutta un’altra storia, la mia Calabria sarà protagonista […]. La mia sarà una Calabria rock. La voglio veloce: dobbiamo avere anche noi l’Alta velocità. Efficiente: con una sanità che funzioni. E che punti sulla cultura e sul turismo messo a sistema, capace di valorizzare spiagge, borghi e le nostre eccellenze gastronomiche. Chiederò alle migliori menti calabresi che vivono fuori di restituire almeno un giorno al mese del loro tempo per aiutare questa terra”.
Elezioni regionali 2020, dove si vota quest’anno
Emilia Romagna e Calabria, che hanno già un valore altissimo sulla politica nazionale, sono solo le prime due regioni che vanno al voto nel 2020. L’anno in corso regala infatti grandi emozioni anche in Veneto, dove la partita sembra segnata, in Campania, dove potrebbe succedere di tutto, in Toscana, il Liguria, nelle Marche, in Puglia e forse in Valle d’Aosta, orfana del dimissionario Fosson.