Nodo elezioni Regionali, Emiliano e Zaia chiedono il voto a luglio. Il Centrodestra diviso sulle date e sui candidati da presentare.
Continua a tenere banco il caso delle elezioni regionali, con Emiliano e Zaia che spingono per il voto a luglio, ipotesi che preoccupa la maggioranza di governo e il Cts.
Nodo elezioni regionali
In Commissione Affari Costituzionali della Camera si lavora per una prima tornata di elezioni il 20 settembre e una seconda il 4 ottobre. Si tratterebbe di una soluzione mediana rispetto alle proposte più estreme. La proposta è stata avanzata dal capogruppo di Leu e ha trovato terreno fertile anche nel Centrodestra.
Elezioni Regionali, Emiliano e Zaia chiedono il voto a luglio
Fermamente contrari a questa soluzione sono il governatore del Veneto Zaia e il governatore della Puglia Emiliano che chiedono invece di andare alle urne il prima possibile. E non è un caso che a spingere siano i governatori di due Regioni virtuose nell’emergenza coronavirus. Cavalcare l’onda degli ottimi risultati ottenuti potrebbe rivelarsi una strategia vincente.
Centrodestra diviso sulla data e i candidati
Ma la proposta spacca il Centrodestra. Forza Italia ha fatto sapere di essere contraria al voto a luglio. Serve tempo sia per motivi di sicurezza che per organizzare una campagna elettorale strutturata, che in questo momento non potrebbe essere condotta. Inoltre nel Centrodestra resta da sciogliere il nodo candidati in Puglia e soprattutto in Campania, dove l’ascesa di De Luca ha costretto Lega, Fi e Fdi a una riflessione attenta.
Le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sulle Regionali
Il Comitato Tecnico Scientifico, nella relazione inviata al governo, indicherebbe come scelta consigliata la votazione all’inizio del mese di settembre, possibilmente con due giornate di voto per evitare assembramenti durante i picchi di affluenza.