Elezioni Usa, entra nel vivo la battaglia legale di Trump: le prossime mosse

Elezioni Usa, entra nel vivo la battaglia legale di Trump: le prossime mosse

Le elezioni Usa non sono finite: inizia la battaglia legale di Donald Trump, che non riconosce la sconfitta e vuole la vittoria.

Il presidente in carica degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato la battaglia legale per sovvertire il risultato delle elezioni che hanno consegnato la vittoria al suo sfidante, Joe Biden.

Elezioni Usa, Trump non riconosce la sconfitta e vuole la vittoria

The Donald non ha accettato formalmente la sconfitta e non ha invitato quello che dovrebbe essere il suo successore alla Casa Bianca, facendo saltare tutto il consueto rituale che porta alla conclusione effettiva delle elezioni e al passaggio di consegne. Non solo. Trump non si accontenta di rimanere in trincea nella Casa Bianca. Vuole arrivare alla vittoria delle elezioni Usa 2020. Evidentemente percorrendo un via decisamente non usuale.

Donald Trump

Intentata una causa contro il segretario di stato della Pennsylvania

Il primo passo è stato fatto: si tratta della causa intentata contro il segretario di stato della Pennsylvania, Kathy Boockvar.

Inoltre il ministro della Giustizia William Barr ha autorizzato il Dipartimento di Giustizia ad aprire un’indagine per frode elettorale alla base di quelle che sarebbero accuse rilevanti.

La Pennsylvania è lo Stato che di fatto ha consegnato la vittoria a Joe Biden, quindi si trova, suo malgrado, al centro della scena. L’accusa al governatore dello Stato riguarda ovviamente il voto per corrispondenza.

Cassa Bianca

L’ultima spiaggia è la Corte Suprema

Secondo gli uomini di Trump, il segretario di stato, per quanto riguarda il voto per posta, ha proceduto con un sistema di conteggio meno rigoroso rispetto a quello adottato per il voto in presenza, fisico, di persona per intenderci. Due pesi e due misure, attaccano gli uomini di Trump ipotizzando una violazione costituzionale. Un caso che, come facilmente intuibile, potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema.

E molto probabilmente è lì che vuole combattere la sua ultima battaglia Donald Trump, tra le mura amiche di un contesto che dal punto di vista ideologico lo premia, almeno ragionando in termini di maggioranza. Ma nonostante il favore dei decisori, difficilmente i Giudici arriveranno a sovvertire il risultato delle elezioni. A meno che gli uomini di Trump non riescano a portare sul banco delle accuse prove schiaccianti. Che al momento nessuno vede.

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