Un bambino di 8 anni è stato trovato ucciso in casa. Il corpo della madre, invece, rinvenuto in mare. La drammatica vicenda.
Non solo la triste storia del bimbo di tre anni morto dopo gli abusi dei genitori. In queste ore è stata scoperta un’altra drammatica vicenda legata ad un bambino di 8 anni, Elia Perrone, trovato ucciso in casa in provincia di Lecce. Il corpo di sua madre, invece, è stato rinvenuto in mare da un sub. Le indagini sono in corso ma la prima ipotesi su cosa sia accaduto è tragica.
Elia Perrone ucciso in casa e la madre morta trovata in mare
Ore di sconcerto in provincia di Lecce e precisamente a Calimera dove un bambino di 8 anni è stato trovato privo di vita in casa. Si tratta di Elia Perrone, rinvenuto nella sua abitazione morto, evidentemente ucciso. A rendere la situazione ancor apiù drammatica, il fatto che successivamente sia stato trovato in mare, su segnalazione di un sub, il corpo di una donna, sua madre, anche lei morta.
Secondo le informazioni riportate anche dal Corriere di Lecce, a lanciare l’allarme era stato il padre del bimbo, insospettito dal fatto di non riuscire ad avere contatti né con la madre del ragazzino, da cui era separato, né con il figlio. A seguito della segnalazione dell’uomo, ecco il doppio tragico ritrovamento che ha fatto scattare le indagini.
L’ipotesi sulla morte del bambino e della madre
Sul fatto che il piccolo Elia sia stato ucciso non ci sarebbero dubbi. Sul corpo, infatti, pare siano stati trovati subito segni di strangolamento oltre che di arma da taglio. A confermare tutto sarà comunque l’autopsia. Da capire, invece, quanto accaduto alla donna, trovata, come detto, in mare da un sub nelle acque a largo di Torre dell’Orso.
Anche il sindaco di Calimera Gianluca Tommasi ha voluto commentare l’accaduto: “Le ultime ore hanno profondamente sconvolto la nostra comunità. Un pensiero particolare va ai bambini e ai ragazzi del nostro paese, che più di tutti rischiano di essere colpiti dalla paura e dalla confusione. Vi chiedo di evitare la diffusione di voci, supposizioni o ricostruzioni non verificate, che rischiano solo di aumentare lo smarrimento e il dolore”.
