I parlamentari del Pd ed Elly Schlein in visita agli istituti scolastici de L’Aquila, ma non tutto va come previsto. Polemiche e accuse: ecco cosa è successo.
Il tour della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, insieme ai parlamentari abruzzesi del partito, nelle scuole de L’Aquila ha sollevato un acceso dibattito politico. L’obiettivo della visita era effettuare una ricognizione delle criticità dell’edilizia scolastica nel capoluogo abruzzese, ma non tutte le porte si sono aperte per la delegazione dem.
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Le parole di Elly Schlein sulla sicurezza scolastica
Stando a quanto riportato da Il Centro, i rappresentanti del Pd non hanno potuto accedere alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” di Pagliare di Sassa, di competenza comunale.
La dirigente scolastica ha negato l’ingresso durante le ore di lezione, costringendo la delegazione a effettuare i sopralluoghi dall’esterno. Diversamente, il gruppo ha potuto visitare il Liceo Musicale e il Convitto Nazionale “Domenico Cotugno”, istituti di competenza provinciale, dove si è svolto un incontro con il comitato “Scuole Sicure”.
Durante la visita, Elly Schlein ha espresso forte preoccupazione per la condizione delle scuole aquilane, denunciando ritardi e immobilismo amministrativo.
“Sono passati otto anni e questa amministrazione non ha fatto nulla per migliorare la situazione nelle scuole degli aquilani. La situazione è bloccata nonostante le risorse ci siano, e nonostante i poteri speciali”, ha dichiarato la segretaria del Pd.
Schlein ha inoltre evidenziato il problema delle strutture provvisorie: “Dovevano durare cinque anni e sono ancora qui dopo sedici. Se è precaria la scuola, è precario il futuro di una comunità. Siamo qui per restare e non per piantare bandierine, la scuola deve essere una priorità”.
La reazione del centrodestra: la Lega attacca
Il sopralluogo del Pd ha scatenato reazioni politiche, in particolare da parte della Lega. Il deputato Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza, Cultura e Istruzione, ha criticato aspramente la visita, definendola inopportuna nei modi e nei tempi.
“Se le notizie riportate dagli organi di informazione fossero vere, la Schlein dovrebbe vergognarsi – e tanto. Cercare di fare politica durante le attività didattiche, con i bambini presenti a scuola, è davvero sconcertante”, ha dichiarato il parlamentare leghista.
Sasso ha poi aggiunto: “Ma ‘lo stato dei lavori’ delle scuole abruzzesi non avrebbe potuto controllarlo al pomeriggio o alla sera quando non ci sono i bambini? Bene ha fatto il dirigente scolastico nel metterla alla porta”.
Il deputato ha concluso con una stoccata diretta a Schlein: “Siamo parlamentari e abbiamo potere ispettivo, certo, ma è deplorevole il tentativo di utilizzarlo con bimbi di sei anni presenti. Nemmeno uno dei tuoi deputati che si occupano di scuola ti ha consigliato di evitare certe azioni?”.
L’episodio ha sollevato un dibattito sulle modalità di ispezione delle scuole e sul ruolo della politica nel denunciare criticità strutturali. Mentre il Pd rivendica la necessità di tenere alta l’attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici, il centrodestra accusa i dem di strumentalizzazione politica.