I primi venti giorni alla guida del Pd di Elly Schlein sono stati un successo e questo può ridare speranze all’opposizione.
Da una propaganda dai toni accesi e agguerriti, Elly Schlein si è proposta come un’alternativa uguale e contraria alla premier. La stessa Giorgia Meloni ha salutato la sua vittoria alle primarie con ottimismo per un confronto e un’opposizione durissima. La neo segretaria del Nazareno sembra sulla strada giusta per riprendere le sorti del principale partito di centrosinistra dopo una lunga crisi.
I problemi del Pd non sono finiti né le varie divisioni e correnti interne si sono appianate. Ma l’obiettivo di Schlein sembra essere quello di unificatrice sia all’interno del partito che con le altre forze di opposizione. Sin da subito la leader ha aperto al dialogo sia con i grillini di Conte, che ormai la vedono come un’avversaria perché la base elettorale di riferimento è a tratti la stessa, sia con i riformisti del Terzo Polo.
La leader del Pd sembra sulla strada giusta
Schlein sa che la sinistra e le altre forze di opposizione a questo governo hanno facilitato la vittoria del centrodestra e hanno rafforzato una coalizione, non sempre unita, ma con sempre chiaro l’obiettivo di governare. Mentre Pd, 5 stelle e Terzo Polo pensavano a farsi la lotta tra di loro, Giorgia Meloni arrivava a Palazzo Chigi. Ora è tempo di fare l’opposizione, e lo ha ribadito la stessa Schlein nella sua interrogazione alla Camera alla premier.
Il suo atteggiamento, in questi primi venti giorni, determinato e coraggioso è stato premiato dai sondaggi che hanno registrato un “effetto Schlein” portando il Pd a sfiorare il 20%. L’entusiasmo per la vittoria di Schlein arriva perfino dall’America anche se si spera che questo entusiasmo non venga deluso. Un dato che l’ha premiata è stata anche la sua comunicazione, mai eccessiva e sempre puntuale e giusta. Non ha nemmeno commentato le offese e gli insulti.
Ma soprattutto vuole battere Meloni su temi non ideologici né di bandiera come avrebbe potuto fare con la questione dei figli delle coppie omogenitoriali, o sulla strage di Cutro e sui ritardi della premier, bensì ha attaccato la premier su un tema a cui tengono entrambe, un tema concreto e di interesse comune: il lavoro e il salario minimo.
Come sottolinea, Fanpage.it, sono state tre le mosse che hanno decretato il suo successo finora, la sua comunicazione ponderata, i messaggi di unione interna ed esterna al Pd e il tema di partenza per affrontare la sua rivale.