Elly Schlein contro la ministra Roccella: “I figli non sono abusi edilizi”

Elly Schlein contro la ministra Roccella: “I figli non sono abusi edilizi”

L’intervento della segretaria del Pd, che arriva durante il Pride di Milano, risponde alle affermazioni di Eugenia Roccella.

Durante il Pride di Milano, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha tenuto un discorso importante che ha suscitato grande interesse. Nel suo intervento, ha affrontato principalmente il tema dei diritti delle famiglie omogenitoriali, un argomento attualmente molto discusso dopo la decisione delle procure di alcune città italiane di impugnare gli atti di nascita dei loro figli. Il suo discorso è stato accolto da un vasto pubblico e ha suscitato numerosi commenti.

Elly Schlein

La risposta al ministro Roccella

Nel suo intervento, Schlein ha criticato l’attuale governo, in particolare la ministra della Famiglia Eugenia Roccella. “Voglio dire alla ministra Roccella” – ha affermato Schlein – “che abbiamo sentito parlare di una sanatoria per figli già nati, che i bambini e le bambine non sono abusi edilizi. L’unico abuso è il vostro: ed è un abuso del vostro potere e del vostro privilegio“.

Infatti qualche giorno fa, Roccella aveva espresso durante un’intervista televisiva la necessità per il governo di trovare “una sorta di sanatoria” per gli atti già registrati. In tal modo, le decisioni delle procure non potranno influire negativamente sulla genitorialità delle persone coinvolte e sui loro figli.

La destra” – ha continuato Schlein – “ci deve spiegare che cos’ha contro i bambini e le bambine, perché si sta accanendo con questa crudeltà. Voglio che anche da qui arrivi la più grande solidarietà alle famiglie arcobaleno e omogenitoriali che hanno subìto decisioni ingiuste in queste settimane. Siamo e restiamo al loro fianco, per combattere per il pieno riconoscimento dei diritti delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali.

Le procure impugnano gli atti di nascita

Negli ultimi mesi ci sono stati diversi casi in cui, in alcune città italiane, la procura ha impugnato il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali e un tribunale ha annullato il riconoscimento di figli di coppie omogenitoriali.

Tutto ciò ha avuto inizio dopo che, lo scorso gennaio, il ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai sindaci chiedendo loro di non trascrivere automaticamente i certificati di nascita dei figli nati all’estero con l’utilizzo di tecniche di procreazione assistita (GPA), in cui è presente il genitore non biologico, poiché tale pratica è considerata illegale in Italia.