Il commento di Elsa Fornero dopo l’episodio d’odio ai danni di Giorgia Meloni e sua figlia ma anche la frecciata a Matteo Salvini.
La triste vicenda che ha visto Giorgia Meloni e sua figlia subire un attacco d’odio da parte di un professore è stata commentata nel corso della puntata di ‘DiMartedì’ su La7 da parte di Elsa Fornero. L’ex Ministra ha avuto poi modo di argomentare anche alcune situazioni legate alle pensioni e alle parole di Matteo Salvini.

Il clima d’odio e le parole della Meloni
Facendo riferimento a quanto accaduto alla Premier Meloni e gli attacchi d’odio con tanto di minacce alla figlia, Ginevra, Elsa Fornero ha detto a ‘DiMartedì su La7: “Non posso chiudere gli occhi di fronte a tutti quelli che oggi si stracciano le vesti contro questo clima d’odio quando l’hanno alimentato per anni e anni, e basterebbe che andassero a rivedere le cose che hanno scritto e le cose che hanno detto. I cattivi maestri che sono stati”. La stessa Fornero, in questa ottica, ha comunque mostrato solidarietà verso la Premier e sua figlia sottolineando come lei stessa, quando era Ministra, ha “provato l’odio” e per questo sa bene “cosa vuol dire che gli altri provino odio nei tuoi riguardi”.
La stoccata a Salvini sulle pensioni
Discoso ben diverso, invece, quando si tratta di parlare di questioni legate al mondo politico ed economico italiano. In questa ottica, la Fornero non ha risparmiato alcune frecciate a Matteo Salvini con particolare riferimento al problema delle pensioni citato spesso dal vicepremier e l’addio alla quota 103.
“Ci saranno sempre meno giovani, magari avranno anche un lavoro precario e avremo sempre più pensionati e il signor Salvini vuole mandare prima in pensione le persone. Cosa fa? Paga le persone di tasca sua?“, ha detto la Fornero.
E ancora: “Quello del governo è un percorso che mette in risalto la stoltezza dei provvedimenti che hanno dietro la spinta di Salvini. Si tratta di provvedimenti che hanno voluto dire maggiori spese per pensionamenti per persone che un lavoro ce l’avevano e magari erano anche in buona salute. Ma quando si chiede a qualcuno che sta bene di lavorare ancora qualche anno si consolida quel patto generazionale che sono le pensioni, sennò lo si piccona”, ha precisato ancora l’esperta che ha poi riferito di come i salari non stiano crescendo a fronte di un costo della vita che, invece, è in rialzo.