L’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha preso una posizione netta per quanto riguarda il salario minimo e anche il lavoro in nero.
Anche Elsa Fornero è convinta della necessità del salario minimo in Italia. Lo ha detto l’ex ministro del Lavoro in diretta su La7 alla trasmissione di Massimo Gramellini, ‘In altre parole’. La donna è uscita allo scoperto sul delicato tema che riguarda i lavoratori nel nostro Paese e ha affrontato anche diversi altri argomenti di strettissima attualità.
Elsa Fornero convinta sul salario minimo
La Fornero è andata dritta al punto spiegando la sua visione riguardo il mondo del lavoro e dei lavoratori in Italia: “Penso che oggi ci sia bisogno di un salario minimo. Anche gli economisti devono cambiare opinione, qualche volta il mercato ha bisogno di regole che fanno parte della sensibilità sociale”, ha detto l’ex ministro. “La retribuzione deve essere in grado di far vivere in maniera dignitosa. A volte ci vogliono delle forzature, la politica può fare e deve fare”.
Il pensiero della donna è, quindi, in linea con quello dei i leader di Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Azione, +Europa e Psi che avevano fatto sapere in una nota la decisoione di lanciare insieme “una legge di iniziativa popolare per riproporre il salario minimo di nuovo in Parlamento. Per rafforzare i contratti collettivi e stabilire che sotto i 9 euro non è lavoro ma sfruttamento”.
L’occupazione e il lavoro in nero
Ma i temi trattati dalla Fornero sono stati diversi. In generale, l’ex ministro del Lavoro ha parlato anche dei dati sull’occupazione in Italia che, a detta sua, stanno “lentamente migliorando”.
Al netto di tale piccolo miglioramento, però: “Ma il nostro paese è drammaticamente sotto alla media europea”, ha aggiunto.
Successivamente, commentando alcune dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sull’occupazione: “Sicuramente bisogna considerare anche il lavoro nero, che riguarda più spesso le donne costrette ad accettare offerte svantaggiose, ma non c’è niente di cui essere orgogliosi. Giorgia Meloni deve sapere che c’è ancora molto da fare“, ha detto incentivando la Premier a lavorare ancora di più su questi delicati argomenti.