Elsa Fornero racconta come l’amore per l’orto e la televisione l’abbiano aiutata a superare gli attacchi personali.
Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro, ha trovato una nuova dimensione di serenità coltivando il suo orto. In un’intervista al Fatto Quotidiano, ha descritto come il contatto con la terra e il ritorno alla semplicità siano stati per lei terapeutici. «Zappare è una attività terapeutica. Cipolle, pomodori, soprattutto patate. Nel mio paesino nel Canavese ho destinato il mio impegno alla coltivazione diretta», ha raccontato.
Elsa Fornero: una nuova vita tra orto e riflessione personale
Dopo anni difficili a seguito delle controverse riforme pensionistiche, l’orto rappresenta per lei un modo di riconnettersi con la natura e ritrovare equilibrio. Fornero non nasconde che il periodo da ministro le abbia lasciato cicatrici profonde: «Il mio corpo ha fatto da pungiball: tutti a darmi addosso facendo finta di non sapere che l’Italia, al tempo della mia riforma delle pensioni, era ben oltre la soglia critica, era già dentro un terribile tsunami finanziario».
La televisione e la dignità ritrovata
Un altro elemento chiave della rinascita di Elsa Fornero è stato il suo approdo in televisione, dove oggi è un volto noto dei programmi di La7. Per lei, il piccolo schermo ha rappresentato un riscatto personale e professionale. «La televisione è stata la mia risalita verso la luce della dignità pubblica. La televisione mi ha ripulito il viso dal fango che altri mi avevano buttato addosso per screditare la correttezza del mio lavoro. La tv mi ha restituito la reputazione professionale e anche la dote della mia competenza», ha dichiarato.
Fornero non ha risparmiato critiche a chi, pur avendo sostenuto le sue scelte politiche, l’ha poi abbandonata. «Il Pd, che pure aveva votato la mia legge, mi trattava come un’appestata e tutta la società politica mi riteneva un fuor d’opera», ha rivelato con amarezza. Ma oggi si sente pronta a voltare pagina, dedicandosi alla semplicità dell’orto e alla possibilità di condividere le sue competenze attraverso la televisione.
«Non ho mai nascosto gli errori compiuti, anche se sono stati enfatizzati così tanto solo per darmi addosso. Chiedo solo di valutarli nella concitazione di quei tempi così duri. Abbiamo dovuto correre, eravamo con l’acqua alla gola. Do you remember?», ha concluso.