L’Ema indaga su Johnson and Johnson dopo aver ricevuto la segnalazione di quattro casi di trombosi. Fda: “Nessuna correlazione”.
L’Ema ha avviato un’indagine sul possibile legame tra il vaccino Johnson and Johnson e quattro casi di trombosi registrati negli Stati Uniti. La Fda (Food and Drug Administration) ha comunicato di non aver rintracciato alcun nesso causale tra i rari casi di trombosi e la somministrazione del vaccino, che entro la fine del mese di Aprile arriverà anche in Europa.
“Siamo al corrente del fatto che eventi tromboembolici, inclusi quelli con trombocitopenia, sono stati riportati per tutti i vaccini contro il Covid-19. Il nostro attento monitoraggio sugli effetti collaterali ha rivelato un numero limitato di eventi molto rari in seguito alla vaccinazione. Al momento non è stata stabilita una chiara relazione causale tra questi eventi rari e il vaccino di Janssen contro il Covid-19“, fanno sapere da J&J.
Quattro casi di trombosi, l’Ema indaga sul vaccino Johnson and Johnson
“Dopo la vaccinazione con il Janssen sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Un caso si è verificato in uno studio clinico e tre casi durante la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale“, si legge nella nota dell’Agenzia europea dei medicinali.
Il Prac sta valutando i quattro casi di eventi tromboembolici che per motivi temporali potrebbero essere riconducibili al vaccino Johnson&Johnson. Al momento non ci sono prove di un nesso causale tra gli eventi avversi e la somministrazione del vaccino, ma come per AstraZeneca si attende che il Prac si esprima al termine dell’indagine sui casi segnalati e considerati sospetti.
Fda, “Nessuna correlazione tra i casi di trombosi e la somministrazione del vaccino”
Una prima risposta arriva dalla Food and Drug Administration che rende noto di non aver trovato alcun nesso causale tra i casi di trombosi e la somministrazione del vaccino.
Johnson and Johnson in Italia: è il primo vaccino monodose
Al momento Johnson&Johnson è somministrato solo negli Stati Uniti ma prima della fine del mese di aprile sarà distribuito anche in Europa e somministrato quindi anche in Italia.
L’arrivo del vaccino potrebbe rappresentare un momento di svolta nella campagna di vaccinazione in quanto si tratta del primo vaccino monodose. Non c’è bisogno quindi di tenere una scorta per la seconda somministrazione. Questo dovrebbe portare ad una considerevole accelerazione nella somministrazione dei vaccini.