Ema frena sul vaccino di AstraZeneca: “Improbabile l’approvazione entro gennaio”.
ROMA – La frenata dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca complica il piano italiano. Il ministro Speranza e il commissario hanno puntato sul farmaco ideato tra Pomezia e Oxford, ma le dosi difficilmente saranno a disposizione nel giro di poco tempo.
“E’ improbabile che il via libera in Europa arrivi entro gennaio – ammette Noel Wathion, vicedirettore dell’Ema, riportato da La Repubblica – non hanno ancora fatto domanda e servono altri dati sulla qualità“.
Ema frena su AstraZeneca, si complica il piano italiano
La frenata di Ema su AstraZeneca complica il piano italiano sui vaccini. Il ministro Speranza ha opzionato circa 40 milioni di dosi e nel primo trimestre dovevano arrivare 16,1 milioni di fiale. Un impegno che difficilmente l’azienda riuscirà a rispettare per il mancato via libera da parte dell’Agenzia Europea per i medicinali.
Possibile per il nostro Paese, quindi, un rinvio della conclusione della fase 1 del piano vaccinale nel mese di aprile e iniziare a maggio la campagna di massa. Un ritardo che rischia di complicare la ripresa economica dell’Unione Europea. In Gran Bretagna, infatti, il vaccino AstraZeneca dovrebbe avere l’autorizzazione il 4 gennaio per iniziare la vaccinazione nei giorni successivi.
L’Ue corre ai ripari: acquistate altre 100 milioni di dosi da Pfizer
L’Ue corre ai ripari e decide di acquistare altre 100 milioni di dosi del vaccino di Pfizer. I ritardi registrati con AstraZeneca, costringono l’Unione Europea ad aumentare la disponibilità delle fiale del primo farmaco a disposizione contro il coronavirus per evitare accordi bilaterali come fatto dalla Germania.
Le dosi saranno suddivise in parti uguali per tutti i Paesi dell’Unione Europea e consentiranno ad ogni singolo Stato di sopperire all’assenza di AstraZeneca in queste prime settimane. Senza dimenticare che il 6 gennaio è attesa l’approvazione di Moderna, secondo vaccino a disposizione di tutto il mondo.