Covid, pochi dati sul mix di vaccini, l’Ema: “Monitorare attentamente”

Covid, pochi dati sul mix di vaccini, l’Ema: “Monitorare attentamente”

Il parere dell’Ema sul mix di vaccini: la strategia può essere vincente ma i dati a disposizione sono ancora pochi.

In occasione della conferenza stampa del 17 giugno, l’Ema ha parlato del mix di vaccini, ossia della seconda dose con un vaccino diverso da quello somministrato in occasione della prima dose. Una strategia autorizzata dall’Italia dopo che le autorità sanitarie hanno bloccato la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under 60.

Va detto che l’Ema e l’Aifa non sono pienamente allineate. L’Agenzia europea infatti ha ribadito che AstraZeneca è un vaccino per tutti e che i benefici superano i rischi. Questo dopo che l’Agenzia italiana ha fermato la somministrazione del vaccino in questione agli under 60, approvando il mix di vaccini per chi ha già ricevuto la prima dose di AstraZeneca e ha un’età inferiore ai 60 anni.

L’Ema sul mix di vaccini

L’Ema, in occasione della conferenza stampa del 17 giugno, ha specificato come il mix di vaccini in passato ha dato risultati positivo dando una migliore risposta dal punto di vista immunitario. Al contempo, per quanto riguarda i vaccini contro il Covid, sul mix si hanno poche informazioni a disposizione. Gli studi preliminari stanno dando risultati positivi in termini di efficacia e sicurezza, ma si tratta di studi preliminari, come detto. Quindi è importante continuare a monitorare con la massima attenzione.

Vaccino Covid

Gli effetti dell’incertezza sulla campagna di vaccinazione

Sul mix di vaccini quindi c’è ancora una certa incertezza che rischia di ostacolare o rallentare la campagna di vaccinazione in Italia. Molti non si fidano del mix e per questo motivo è stata avanzata la proposta di procedere su base volontaria, quindi di somministrare un vaccino diverso o la seconda dose di AstraZeneca in base alla decisione del singolo individuo.

Accorciare l’intervallo tra la prima e la seconda dose contro le varianti

Nel corso della conferenza stampa è stato affrontato anche il tema della diffusione delle varianti. Il consiglio dell’Agenzia europea è quello di accorciare l’intervallo tra la somministrazione della prima e della seconda dose, in maniera tale da garantire una protezione efficace nel maggior numero di persone nel minor tempo possibile.