Scomparsa di Emanuela Orlandi: il fratello Pietro Orlandi lancia un appello a Papa Leone XIV. Ecco le sue parole.
Con l’elezione del nuovo Pontefice, Leone XIV, la famiglia di Emanuela Orlandi rilancia la propria richiesta di verità. Il fratello Pietro Orlandi, come scritto da Adnkronos e riportato da Leggo.it, ha rivolto un appello pubblico al nuovo Papa, chiedendo un incontro. “Spero sia più coraggioso sia più coraggioso di quelli che lo hanno preceduto“, ha dichiarato. Nel frattempo continuano le indagini sull’ipotesi della morte dopo un aborto clandestino.

Scomparsa di Emanuela Orlandi: l’appello al nuovo Papa
“Spero di incontrare il Papa e vorrei che fosse un Pontefice coraggioso“, ha affermato Pietro Orlandi all’Adnkronos, commentando l’elezione di Leone XIV. Il fratello di Emanuela Orlandi ha lanciato “un appello” al nuovo Papa “per un incontro necessario per la famiglia, ma anche per i fedeli e la chiesa“.
Ieri, in occasione dell’annuncio dell’elezione, era in piazza San Pietro insieme alla madre e ad altri familiari. “Non conosco personalmente questo Papa, è di origine americana, però è vissuto a Roma quindi deve aver sentito la vicenda di Emanuela“, ha raccontato.
Pietro Orlandi non sembra intenzionato a fermarsi: “Questo è il quarto pontificato dalla vicenda di mia sorella e spero che questo Papa sia più coraggioso di quelli che lo hanno preceduto», ha dichiarato. Il suo messaggio è chiaro: “Verità e giustizia“.
La richiesta di Pietro Orlandi al Vaticano
Secondo Pietro Orlandi, affrontare la vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi non rappresenta solo un atto dovuto verso la sua famiglia, ma anche un’opportunità per la Chiesa. “Ieri il Papa ha parlato di una chiesa accogliente verso chi soffre, tra loro ci siamo noi“, ha detto.
Per il fratello della giovane scomparsa, il dolore della sua famiglia non può essere considerato solo una questione privata: “So che dovranno affrontare tanti problemi in Vaticano, però la vicenda di Emanuela non può essere secondaria per tutto quello che c’è intorno“.
“Mettere in primo piano la verità e la giustizia sarebbe un bene anche per la Chiesa e per il nuovo pontificato, sarebbe un fatto apprezzatissimo dalle persone e dai giovani», ha osservato. “Se il Papa riuscisse a risolvere la vicenda di Emanuela e a imporsi verso chi conosce la verità farebbe il bene della Chiesa“. Infine, ha concluso: “Sono sempre ottimista e a prima vista mi dà fiducia“.