Papa Wojtyla: nuove pesanti accuse a suo carico sul caso di Emanuela Orlandi

Papa Wojtyla: nuove pesanti accuse a suo carico sul caso di Emanuela Orlandi

Un audio reso noto recentemente di Marcello Neroni, ex membro dell’associazione criminale, ha parlato della ragazza scomparsa 40 anni fa.

Alessandro Diddi, il promotore di giustizia del Vaticano responsabile della riapertura di un’istruttoria sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, avrebbe ascoltato Marcello Neroni, ex membro della Banda della Magliana che in un audio del 2009, reso noto recentemente, ha fatto uscire il nome di Karol Wojtyla.

Emanuela Orlandi, secondo quanto raccontato dal membro dell’associazione criminale, sarebbe stata rapita per coprire alcuni scandali sessuali legati al Vaticano e, per portare a termine questo crimine, sarebbe stato chiesto l’aiuto del boss della Magliana.

A condividere queste informazioni è il Quotidiano Nazionale che, in un pezzo pubblicato oggi ha intervistato Otello Lupacchini, giudice che ha indagato e smantellato il gruppo malavitoso romano nell’Operazione Colosseo.

Il commento del magistrato

“In maniera molto chiara – spiega Lupacchini – io avevo scritto nella ordinanza di rinvio a giudizio che era un ‘souffleur’, una spia che giocava su più tavoli vicino a certi personaggi eminenti della polizia e dei servizi di cui si faceva scudo anche nel processo. Una indagine che voglia essere seria e puntuale dovrebbe stabilire ora per allora perché in quel momento, con quell’incontro e con quelle modalità, Neroni fa quelle dichiarazioni

Il magistrato, inoltre, sottolinea come nelle discussioni con i pentiti della Banda non sia mai uscito il nome di Emanuela Orlandi. Durante le interrogazioni, però, sono stati fatti più volte riferimenti a grandi personalità o temi dello Stato in cui la Magliana diceva di essere immischiata. Secondo Lupacchini, la Commissione parlamentare d’inchiesta avrebbe il potere di cambiare la situazione sul caso Orlandi: difficilmente potrebbe farlo l’indagine vaticana.

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