Emanuela Orlandi, il "giallo" del convento: ascoltato in segreto il superpoliziotto
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Emanuela Orlandi, il “giallo” del convento: ascoltato in segreto il superpoliziotto

Emanuela Orlandi - Pietro Orlandi

Emanuela Orlandi, il mistero del convento in Lussemburgo: il superpoliziotto Nicola Cavaliere ascoltato in segreto dalla Commissione d’inchiesta.

Tra le tante piste seguite negli anni (come il caso dei “cinque fogli” del Vaticano), una in particolare portò la famiglia di Emanuela Orlandi fino in Lussemburgo nel 1993, con la speranza di ritrovare la giovane in un convento. La missione, condotta dal superpoliziotto Nicola Cavaliere, si rivelò però un’amara delusione.

Oggi – a distanza di decenni – il Cavaliere è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta, ma la sua audizione è stata secretata.

Pietro Orlandi

Emanuela Orlandi: il “giallo” del convento e la missione Lussemburgo

Nel luglio del 1993, i genitori di Emanuela Orlandi accompagnati dal figlio Pietro, si imbarcarono per Peppange, in Lussemburgo, dopo aver ricevuto una segnalazione considerata attendibile dagli inquirenti. A fornire la soffiata fu Frank Dobon, ritenuto una fonte affidabile anche dal legale delle famiglie Orlandi e Gregori.

Secondo l’informatore, come riportato da Repubblica, la giovane sarebbe stata sedata e confinata in un monastero benedettino, senza alcun ricordo della sua vita precedente. Le immagini mostrate dal confidente ritraevano una giovane donna con un abito scuro e i capelli raccolti, seduta accanto a un organo. Pietro Orlandi, riconoscendo nella foto sua sorella, affermò con certezza: “Era lei“.

L’operazione fu organizzata rapidamente e guidata da Nicola Cavaliere, allora capo della Sezione Omicidi della Questura di Roma. La gendarmeria locale e il vescovo della diocesi autorizzarono la violazione della clausura del convento, mentre Cavaliere informava i giornalisti italiani di prepararsi a una notizia importante.

Tuttavia, una volta all’interno del monastero, la verità si rivelò ben diversa dalle aspettative: la ragazza indicata non era Emanuela, ma Patricia Dubois. Una religiosa belga nata nel 1964, quattro anni prima della Orlandi. L’illusione di una svolta si infranse contro una nuova delusione.

L’audizione segreta di Nicola Cavaliere

Nelle scorse ore, Nicola Cavaliere è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. La sua audizione è stata secretata, impedendo la diffusione di eventuali dettagli sulle indagini da lui condotte.

L’ex dirigente della Sezione Omicidi ha voluto far sapere: “Nel corso dell’incarico non sono mai stato aggregato a un magistrato ma sono sempre stato un funzionario della questura di Roma che di volta in volta veniva incaricato di indagini oppure, se io lo ritenevo, effettuavo indagini“.

Resta dunque il dubbio su quali elementi avessero convinto gli investigatori della fondatezza della pista del convento. La segnalazione dell’informatore era del tutto infondata o qualcuno riuscì a depistare l’operazione?

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ultimo aggiornamento: 13 Marzo 2025 17:40

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