Il caso Emanuela Orlandi e la speranza del fratello Pietro di avere la verità: ecco la nuova richiesta direttamente a Papa Francesco.
Il mistero di Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana scomparsa nel nulla a Roma il 22 giugno del 1983, continua ad essere un caso controverso con diverse piste e depistaggi che, in queste ore, ha visto Pietro Orlandi, fratello della ragazza sparita, chiedere ancora la verità, questa volta appellandosi direttamente a Papa Francesco.

Emanuela Orlandi, la convinzione del fratello Pietro
Dal momento della scomparsa di Emanuela, suo fratello Pietro ha combattuto alla ricerca della verità. L’uomo non si è mai arreso e anche di recente è tornato a parlare tramite i social. Il fratello della ragazza sparita nel nulla il 22 giugno del 1983 è sempre stato convinto che tutti i Papi, da Giovanni Paolo II in primis, passando per Benedetto XVI fino ad arrivare a Papa Francesco, siano a conoscenza della verità relativamente alla sorella. In questa ottica, nei giorni scorsi, Pietro aveva anche condiviso un post social con una immagine dei vari Pontefici e una frase emblematica: “Il silenzio li ha resi complici“.
L’appello a Papa Francesco
Proprio la posizione di Pietro Orlandi è stata, di fatto, ribadita anche nelle scorse ore con un vero e proprio appello indirizzato a Papa Francesco. Il fratello di Emanuela, infatti, tramite Facebook ha pubblicato una piccola lettera a Bergoglio con una esplicita richiesta: la verità. “Oggi Papa Francesco ha scritto il testo dell’Angelus ed è andato anche a messa”, ha scritto facendo riferimento a quanto avvenuto nella giornata di domenica. “Io gli auguro di guarire quanto prima nonostante la gravità del quadro clinico ma se così non fosse spero possa trovare anche la forza, oltre a scrivere il testo dell’Angelus, di scrivere una lettera, se non a me a mia madre, con quella verità che tutti aspettiamo. Un gesto che farebbe la storia del suo pontificato, differenziandosi dalle scelte di chi l’ha preceduto”.