Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha parlato in modo molto duro sul caso legato alla scomparsa della sorella.
Il caso Emanuela Orlandi torna a far discutere. In particolare dopo le parole del fratello, Pietro, in un incontro con gli studenti alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘La Sapienza’, a Roma. L’uomo ha avuto modo di tornare sulle ragioni per le quali la ragazza, all’epoca dei fatti, nel 1983, 15enne, è scomparsa. In questo senso spiccano accuse importanti che chiamano in causa anche Papa Giovanni Paolo II, ovvero Papa Wojtyla.
Emanuela Orlandi, il fratello Pietro a La Sapienza
“Io non ce l’ho con la religione, la fede, io sto parlando del Vaticano, sono due cose diverse, parlo delle persone che hanno gestito questa vicenda, ci sono persone all’interno che indossano l’abito ma sono in realtà personaggi politici“, ha detto Pietro Orlandi parlando del caso legato alla sparizione della sorella. “Persone che hanno voltato le spalle a Emanuela, hanno voltato le spalle alla nostra famiglia che stava in Vaticano”.
Nel corso dell’incontro a La Sapienza, il fratello di Emanuela ha aggiunto come riportato da Adnkronos: “Mi chiedo perché il nome Emanuela Orlandi continua ad essere un tabù là dentro, io vado spesso, mia madre vive ancora all’interno del Vaticano, e quando incontro qualcuno, vedo che sono agitati, c’è la paura, si è creata una sorta di omertà negli anni neanche fosse mafioso il nome Orlandi. Giovanni Paolo Il venne a casa nostra e ci disse che si trattava di terrorismo internazionale, ma il Vaticano ha usato questa storia perché così la vittima è diventato Giovanni Paolo II, il cattivo l’Unione sovietica”.
“Volontà di nascondere”
Secondo il fratello della Orlandi ha sottolineato come in Vaticano abbiano fatto e stiano facendo di tutto per tenere la vicenda nascosta per qualche ragione.
“Dopo 40 anni continua ad esserci questa volontà anche da parte del Vaticano che è a conoscenza di molte cose, di ostacolare, di non fare chiarezza”. Pietro ha chiesto la verità anche “per quanto possa essere brutta”.
“Un passo così importante sarebbe positivo invece fino all’ultimo hanno cercato di nasconderla e sicuramente sono stati aiutati, le istituzioni italiane in passato sono sempre state succubi del Vaticano”, ha aggiunto ancora Pietro.