Emanuela Orlandi, clamoroso: il fratello Pietro svela tutto sulla “pista inglese”

Emanuela Orlandi, clamoroso: il fratello Pietro svela tutto sulla “pista inglese”

Caso Emanuela Orlandi: il fratello Pietro rilancia la “pista inglese” e chiede nuove indagini sulla scomparsa della sorella.

Durante un incontro presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha rilasciato dichiarazioni che puntano a nuovi elementi sul caso di scomparsa della sorella.

Quasi quarant’anni dopo, il mistero che avvolge il caso rimane irrisolto. Ma il fratello insiste sull’importanza di approfondire una “pista inglese“, ritenendola potenzialmente decisiva per risolvere il caso.

Emanuela Orlandi: la testimonianza di un uomo legato ai Nar

La pista inglese è valida, ci sono tante coincidenze“, ha affermato Pietro Orlandi, come riportato da Tg24.sky.it, spingendo le autorità a non trascurare alcun indizio.

Il fratello di Emanuela Orlandi ha dichiarato che le sue indagini private lo hanno portato a scoprire dettagli inquietanti che coinvolgono un uomo con presunti legami con i Nar.

Secondo quanto riportato, quest’uomo avrebbe rivelato che la giovane fu portata in Inghilterra durante l’estate del 1983, aggiungendo un nuovo tassello alla già complessa vicenda.

Ho consegnato tutti gli scambi di messaggi alla Commissione“, ha precisato Pietro, come scritto da Il Fatto Quotidiano.

Sottolineando che questo individuo: “Lui mi ha detto che Emanuela è stata fatta salire su un volo in estate e portata a Londra“.

Il movente del ricatto

L’elemento del ricatto è centrale nelle nuove ipotesi presentate da Pietro Orlandi. Secondo le dichiarazioni riportate dall’uomo vicino ai Nar, il rapimento di Emanuela Orlandi potrebbe essere stato usato come mezzo.

L’obiettivo era esercitare pressioni su figure di potere, sfruttando situazioni compromettenti legate a festini e a dinamiche poco chiare.

Emanuela era una cittadina vaticana e non poteva essere lei l’oggetto di un ricatto enorme, era una ragazzina“, ha sottolineato Pietro, suggerendo che vi fossero motivi molto più gravi dietro la sua scomparsa.

Secondo quanto ha appresso: “C’erano festini all’epoca e qualcuno ha deciso di usare quella situazione come oggetto di ricatto“.