Emanuela Orlandi, il fratello Pietro rivela: “Promise documenti”

Emanuela Orlandi, il fratello Pietro rivela: “Promise documenti”

Pietro Orlandi risponde alle recenti dichiarazioni di Ali Agca sulla scomparsa di sua sorella Emanuela, la necessità di prove.

A meno di una settimana dall’ultimo videomessaggio di Ali Agca, arriva la ferma risposta di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa nel 1983. Ali Agca, noto per il suo coinvolgimento nell’attentato a Papa Giovanni Paolo II, ha rilasciato varie dichiarazioni nel corso degli anni riguardo al caso Orlandi, ma senza mai fornire prove concrete.

Sono sempre stato disposto ad ascoltare tutti nel corso di questi 41 anni, dichiara Pietro Orlandi come riportato da fanpage.it. “Lui ha più volte cambiato versione dei fatti, ha sempre detto che avrebbe procurato delle prove, dei documenti. Ma non ha mai portato uno straccio di prova. Serve un riscontro sulle sue dichiarazioni, io aspetto solo questo.

Emanuela Orlandi – Pietro Orlandi

Pietro Orlandi e Ali Agca: una storia di promesse non mantenute

Pietro Orlandi non ha mai negato la possibilità di ascoltare Ali Agca. Nel 2010, si è persino recato in Turchia per parlare direttamente con lui. “Potete chiedere conferma,” spiega Orlandi. “In quell’occasione, anche a me promise documenti a conferma di quanto asseriva. Documenti che, naturalmente, non sono mai arrivati.

Le continue affermazioni di Agca riguardo alle responsabilità di diverse entità, dal KGB alla CIA, dalla P2 al Vaticano, non fanno che aumentare la confusione. “A quale Agca devo credere?” si chiede Pietro Orlandi. La mancanza di prove tangibili rende difficile per le autorità e per la famiglia Orlandi prendere sul serio le dichiarazioni di Agca.

Il videomessaggio di Ali Agca e la risposta della commissione

Recentemente, Ali Agca ha dichiarato alla commissione bicamerale di inchiesta di essere disposto a testimoniare. “So la verità e ve la dirò: non mi resta molto da vivere e voglio togliermi un peso,” ha affermato. Tuttavia, quando la commissione ha richiesto una domanda formale, Agca non ha risposto, costringendo la commissione a rifiutare la sua offerta.

Come le cosiddette inchieste manovrate dalla procura del Vaticano e da quella di Roma, anche l’inchiesta in parlamento finirà con un nulla di fatto se non con una calunnia contro zio Mario o qualche altro impreciso maniaco sessuale, ha dichiarato Agca nel suo videomessaggio. Le sue parole, però, non convincono Pietro Orlandi, che attende ancora un segno concreto di verità come riportato da fanpage.it

La famiglia Orlandi continua a cercare risposte, ma senza prove concrete, le dichiarazioni di Ali Agca restano solo parole. Pietro Orlandi conclude: “Io non ho mai negato a priori alcuna ipotesi, aspetto solo uno straccio di riscontro a quanto si dichiara.” La ricerca della verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi continua, in attesa di prove reali che possano finalmente fare luce su questo mistero. Come riferito da fanpage.it

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