Emergenza clima, cosa ci aspetta nel futuro? 

Emergenza clima, cosa ci aspetta nel futuro? 

Lo studio riguarda il cambiamento del clima a livello globale nelle città nel giro di trenta anni. Lo scenario è tutt’altro che positivo.

Secondo i climatologi dell’Eth, il politecnico di Zurigo, prossimamente il clima modificherà le sue temperature e le precipitazioni in varie zone del mondo, nel giro dei prossimi 30 anni. Nella fattispecie, si tratta dell’elaborato dell’Understanding climate change from a global analysis of city analogues.  

Lo studio riguarda il cambiamento climatico a livello globale nelle città nel giro di trenta anni. Per realizzare lo studio, i climatologi hanno preso come oggetto 520 città con più di un milione di abitanti. Hanno utilizzato un totale di 19 variabili climatiche che riguardano temperature e precipitazioni. 

Lo scopo ultimo della ricerca era scoprire in quali città si verificheranno i maggiori cambiamenti climatici. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 77% delle città esaminate subirà dei forti cambiamenti a livello di clima.  

L’Italia 

Per quanto riguarda l’Italia, le città prese sotto esame sono tre: Milano, Torino e Roma. Stando allo studio, gli esperti hanno ipotizzato che a Roma il clima potrebbe somigliare a quello di Antalya, in Turchia: l’assenza di precipitazioni potrebbe permanere fino ad un anno. 

Il clima di Milano invece potrebbe assomigliare a quello di Austin, in Texas. In quella zona da maggio a settembre le temperature si mantengono sopra i trenta gradi. Stesso discorso per Torino, che secondo lo studio, fra trent’anni sarà colpita da un clima torrido che perdurerà per mesi. Lo Stato di San Marino avrà invece delle temperature analoghe a quelle di Tirana, in Albania. 

I risultati, che aprono ad un panorama futuro abbastanza pessimistico in fatto di clima, si basano – secondo quanto riferito dagli studiosi – su stime “ottimistiche”. Ciò significa che queste condizioni si verificheranno nel caso in cui le emissioni di CO2 nel giro di trent’anni si saranno stabilizzate, rientrando nei livelli normativi.  

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