Emergenza idrica, in Valsesia scatta l’allarme siccità

Emergenza idrica, in Valsesia scatta l’allarme siccità

In Valsesia scatta di nuovo l’emergenza idrica: nonostante le nevicate di inizio dicembre, la zona è interessata da una grave siccità.

L’emergenza idrica torna ad interessare l’Italia. Poco prima delle vacanze di Natale il Cordar aveva emesso un avviso in cui spiegava la situazione, mettendo in allerta tutti i comuni di un potenziale rischio siccità. In Valsesia l’emergenza idrica ha coinvolto oltre mille persone.  

In questa situazione, è stato redatto un piano di intervento che prevede collegamenti estemporanei e l’intervento delle autobotti. I sindaci di tutti i comuni della zona sono stati allertati con una lettera. La situazione di emergenza è sorta a causa del lungo periodo in cui non si sono verificate piogge. Ad oggi, l’unica possibilità di uscire dalla crisi è che torni a piovere regolarmente.  

L’emergenza idrica continua in Valsesia, dove ben 1682 persone sono coinvolte. Nonostante si siano verificate delle modeste nevicate verso gli inizi di dicembre, la situazione rimane critica: a causa della scarsità di precipitazioni durante il corso dell’estate 2022, la Valsesia combatte ancora oggi con la crisi idrica.  

Il comunicato del Cordar Valsesia

Il Cordar Valsesia aveva già allertato i comuni locali della grave situazione dapprima delle vacanze natalizie. «Nel territorio a fronte di una mancanza di precipitazioni abbondanti e a causa delle rigide temperature permangono tutte le situazioni di emergenza idrica già segnalate a metà agosto a cui se ne aggiungono altre nei Comuni di Alagna Valsesia, Cellio con Breia, Mollia, Quarona, Scopa, Valduggia e Varallo». Sono queste le parole che compaiono all’interno del documento in questione. 

«Qualora la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi – scrive Cordar – l’acqua pur mettendo in campo tutte le risorse a disposizione potrebbe non essere più nelle condizioni di far fronte a tutte le situazioni emergenziali. Si richiede pertanto la massima collaborazione e il pieno supporto da parte degli enti».